Cronaca

Omicidio Matteuzzi, interrogato l’ex fidanzato Padovani: “Era la mia droga”

E’ stato sottoposto ad interrogatorio dalla Procura di Bologna Giovanni Padovani, ex calciatore della Sancataldese, accusato di omicidio aggravato da premeditazione, futili motivi, stalking e legame affettivo per l’assassinio della sua ex fidanzata Alessandra Matteuzzi, uccisa a 56 anni davanti a casa, il 23 agosto.

Il colloquio con il pm è durato svariate ore, interrotto dalle numerose crisi di pianto dell’omicida durante la conversazione.

“Lei era la mia droga, la mia ossessione – avrebbe confessato Padovani secondo quanto riportato dal Corriere di Bologna – Non posso credere che non la rivedrò mai più. Non ho premeditato l’omicidio: l’idea di ucciderla era solo virtuale“.

“Avevo portato il martello per difendermi da mio cognato”

Padovani avrebbe provato a spiegare il perché del suo gesto, affermando di aver portato con sé l’arma del delitto, un martello, per difendersi eventualmente dall’aggressività del cognato.

“Ho portato il martello con me quella sera per difendermi da mio cognato che, in passato, era stato minaccioso nei miei confronti”, le parole dell’ex calciatore.

Sui motivi che lo hanno spinto ad uccidere Alessandra Matteuzzi, invece, Padovani ha spiegato di essere stato colto dalla furia per via dei continui tira e molla e cambi d’atteggiamento della vittima che lo facevano sentire “intrappolato”.