Palermo

Omicidio Caravello a Palermo, reo confesso resta in carcere, il possibile movente

Resta in carcere il giovane di 20 anni ritenuto l’autore dell’omicidio di Natale Caravello, avvenuto lo scorso 10 marzo nel quartiere palermitano di Brancaccio.

La ricostruzione degli inquirenti

Il gip di Palermo ha applicato la misura cautelare coercitiva della custodia in carcere nei confronti del giovane reo confesso.

La sera del delitto, intorno alle 20, i poliziotti sono intervenuti in via Pasquale Matera, in seguito ad alcune telefonate di cittadini allarmati dall’aver udito degli spari su strada. Sul luogo segnalato, gli agenti hanno trovato corpo di un uomo riverso sul selciato e privo di vita.

Già ad una prima ispezione i poliziotti hanno recuperato e sequestrato i bossoli non distanti dall’uomo che hanno fatto propendere per l’ipotesi omicidiaria. Le indagini della Squadra Mobile, si sono subito concentrate sul giovane che, poco dopo, ha confermato l’accaduto, presentandosi negli Uffici di Polizia e asserendo di essere l’autore dell’assassinio del Caravello.

Il possibile movente

Dai primi riscontri emergerebbe che il proposito criminoso sia maturato nel contesto di dissidi privati sorti con la vittima scaturiti dalle attenzioni morbose dell’arrestato verso la figlia della vittima. Il giovane è stato sottoposto alla misura cautelare coercitiva della custodia in carcere e attualmente si trova recluso nella casa circondariale “Lorusso Pagliarelli”.