Pesce non tracciato e irregolare, sequestri in provincia di Trapani (1)
Sotto sequestro quasi 1000 chili di pesce irregolare in provincia di Trapani: è l’esito dell’ultima fase dell’operazione Calypso, condotta negli scorsi giorni nell’ambito del Compartimento Marittimo di Trapani.
A mettere in atto i controlli e i provvedimenti gli uffici marittimi di Marsala, Pantelleria, Castellamare del Golfo, Favignana, Marettimo e San Vito Lo Capo, coordinati dal 12° Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Palermo.
Il personale della Guardia Costiera di Trapani e degli Uffici marittimi dipendenti della provincia ha effettuato controlli sull’intera filiera della pesca, allo scopo di verificare il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali e internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino. Diverse operazioni, in particolare, hanno interessato pescherie, ristoranti e ambulanti.
Gli operatori hanno sottoposto a sequestro 50 chili di pesce e prodotti ittici per mancanza di etichettatura e tracciabilità e altri 100 chili di pesce non tracciabile durante i controlli a uno dei automezzi che si occupa del trasporto di pesce congelato.
Al porto di Trapani, gli operatori hanno accertato la presenza di un deposito dove c’erano circa 20 chili di prodotto ittico non tracciabile e hanno quindi proceduto al sequestro. In più, in un’operazione effettuata pochi giorni dopo, sono stati scoperti altri 110 chili di prodotto che veniva trasformato, stoccato e congelato in un locale senza la prevista autorizzazione sanitaria, oltre ad altri 25 chili di pesce non tracciato.
Tanti i controlli svolti dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala che hanno portato al sequestro di pesce irregolare. In particolare gli operatori hanno:
Altri sequestri hanno interessato una pescheria di Castellammare del Golfo, sanzionata per la presenza di 20 chili di crostacei e merluzzi non tracciabili.
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