Dalle prime ore di oggi, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura cautelare, in merito all’operazione Locu, a carico di 41 indagati. Di questi, 36 destinatari della misura della custodia cautelare in carcere e 5 di quella degli arresti domiciliari.
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Più nello specifico, le persone indicate a seguire sono destinatarie della misura della custodia cautelare in carcere:
Le cinque successive sono destinatarie della misura degli arresti domiciliari:
Gli indagati nell’ambito dell’operazione Locu risultano gravemente indiziati, con differenti profili di responsabilità del delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e dei delitti di detenzione e di cessione di sostanze stupefacenti.
Alcuni dei predetti indagati risultano altresì gravemente indiziari in ordine al delitto di associazione di tipo mafioso clan Cappello-Bonaccorsi, nonché dei delitti di detenzione e di porto illegale di armi comuni da sparo.
Il provvedimento restrittivo accoglie gli esiti di una complessa ed articolata attività investigativa avviata nel mese di maggio 2020 e denominata operazione Locu. A supporto della stessa, diversi presidi tecnici quali intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche e videoregistrazioni.
È stato, così, possibile acquisire significativi elementi a carico di un sodalizio criminale dedito al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, quali cocaina, crack, marijuana e hashish.L’associazione gestirebbe da anni una grossa “piazza di spaccio” nel rione popolare San Cristoforo, allestita nella zona tradizionalmente chiamata “Locu” (da cui prende il nome l’operazione), storicamente presidiata da esponenti del clan mafioso Cappello-Bonaccorsi.
Le cessioni delle sostanze stupefacenti sarebbero avvenute sia in strada sia all’interno di alcune abitazioni gestite dall’organizzazione e stabilmente dedicate all’attività di spaccio. Sono stati accertati centinaia di episodi di cessione di droga, anche tramite l’impiego di agenti sotto copertura appositamente inviati dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato.
Le investigazioni hanno permesso di ricostruire il gruppo di pusher che, sotto la direzione dei capi promotori dell’associazione criminale – tra i quali figurerebbero TOMASELLI Nicola, MARINO Salvatore inteso “cià cià” e CULTRARO Francesco – si sarebbero alternati sistematicamente, su vari turni orari nell’arco delle giornata, nell’attività di cessione minuta di cocaina e crack allestita all’interno delle case di spaccio site nelle vie Bonfiglio, delle Calcare e Testulla, che sono da considerarsi punti di smercio delle droghe tra i più importanti dell’intero quartiere San Cristoforo.
L’operazione Locu ha permesso di individuare i tre distinti canali di approvvigionamento della “piazza di spaccio”, soprattutto per quanto riguarda la cocaina:
Nel corso dell’attività di indagine sono stati, inoltre, effettuati diversi sequestri di sostanze stupefacenti: complessivamente, oltre 700 gr. di cocaina e 1 kg di marijuana.