A ottobre 2023 torna l’ora solare e arrivano le solite domande: quando spostare le lancette? Come funziona? Si dorme di più o di meno nel giorno del cambio d’orario?
Ecco tutte le risposte e le curiosità sull’ora solare.
Le lancette andranno spostate indietro dalle 3 alle 2 nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre 2023. Il cambio d’orario rimarrà attivo fino al weekend del 30 e 31 marzo 2024, quando il ritorno dell’ora legale richiederà a ciascuno di noi di spostare nuovamente le lancette in avanti per godere di un’ora di sole in più.
Una domanda classica a ogni cambio ora: si dorme di più o di meno. C’è una buona notizia per i dormiglioni: nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, con il ritorno dell’ora solare, si dorme un’ora in più. Tuttavia, ci sarà anche un’ora di luce naturale in meno e quindi farà buio prima.
A marzo, invece, con il ritorno dell’ora legale si potrà riposare 60 minuti in più.
Per conoscere in ogni momento l’ora esatta in tutte le parti del mondo è possibile fare affidamento a strumenti del web come 24 Time Zones – Orologio online.
L’ora solare permette di dormire un’ora in più, ma con l’ora legale c’è un’ora di luce naturale in più e, di conseguenza, maggiore possibilità di risparmiare sulle spese di energie e sulle bollette.
Molti studi sostengono che il cambio d’ora – a prescindere dal passaggio all’ora solare o legale – ha un impatto negativo sulla popolazione. Tra gli effetti riscontrati, ci sarebbero: l’intensificarsi di nervosismo, stanchezza e mancanza di sonno, e di conseguenza la riduzione della produttività lavorativa, l’aumento di infortuni e rischio di incidenti tra la popolazione.
In vista dell’introduzione dell’ora solare a ottobre 2023, ecco alcuni consigli per non farsi trovare impreparati:
Anche nel 2023, con il passaggio dall’ora legale all’ora solare, si torna a parlare del dibattito sull’abolizione dell’ora legale.
A chiedere all’Unione europea di rinunciare all’ora solare sono stati soprattutto i Paesi nordici, secondo cui spostare le lancette un’ora avanti prima dell’estate e un’ora indietro prima dell’inverno provocherebbe dei disagi psicofisici per la popolazione. Nel 2018, la Commissione Europea ha svolto una consultazione pubblica sul tema ma, ad oggi, una decisione definitiva non è stata presa. Con ogni probabilità, a contribuire al rallentamento dell’iter, sono state anche le conseguenze della guerra in Ucraina, dei rincari energetici e dell’aumento dell’inflazione, che rendono l’ora legale una potenziale “alleata” per il risparmio.
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