Editoriale Raffaella Tregua

L’ordine del tempo…

Il bellissimo film della regista novantenne Liliana Cavani tratto dal libro del fisico Carlo Rovelli racconta di un asteroide che sembra stia cadendo in picchiata sulla Terra. Da lì le riflessioni e le reazioni dei protagonisti (tra cui più fisici a confronto) da una prima incredulità al voler bere per perdersi, dal fumare uno spinello rubato alla figlia adolescente perprovare a rilassarsi al voler stare vicino alle persone amate, fino al voler dire quelle parole per le quali era sempre mancato il coraggio fino ad allora.

È così che la paura della fine cambia ogni cosa nella mente e nel cuore degli esseri umani modificandone le priorità e l’ordine del tempo. Mi chiedo perché, dunque, dobbiamo attendere di arrivare alla fine per comprendere quanto e quale sia l’immenso valore di questa vita.

Ieri è morto un amico, un uomo che ho avuto la fortuna di conoscere, purtroppo non quanto avrei voluto, un uomo intelligente, vivace, con un vissuto molto intenso che emergeva da ogni parola nei racconti di una magnifica cena di qualche tempo fa, tra un sorso di buon vino ed una forchettata di ottima pasta in compagnia di nostri cari amici.

Renato, era il suo nome, aveva lo sguardo di chi ama la vita con cosi tale forza da trasmetterla anche a chi lo conosceva poco. Quello sguardo mi ha colpito. Era lo stesso sguardo di Enzo, uno dei suoi più cari amici che adesso ha potuto raggiungere in un’altra dimensione.

Uomini che hanno vissuto 100 vite in una, come ama ripetere la moglie di Enzo, donna bella e tosta, innamorata da sempre del marito. Quando le vite di uomini così vengono interrotte, ci si ti chiede se forse è questo il tempo di vivere con la medesima intensità ciò che si desidera nel profondo, se magari si dovrebbe trascorrere più tempo con chi si ama, se va trovato il coraggio di dire le parole che non hai mai detto a quell’uomo o a quella donna a cui avresti dovuto dirle tanto tanto prima.

Senza attendere che un asteroide arrivi, anche in senso figurato, travolgendo ogni cosa e lasciando ognuno senza tempo. E se poi Il tempo non esiste come ripeteva uno dei protagonisti del film allora…. E se ciò che rimane è quello che abbiamo fatto di buono o di male in vita allora… E se questo è ciò di cui si ricorderanno le persone che restano…. Allora facciamolo. Ciao Renato.