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Oro blu H2O: enorme riserva idrica nel sottosuolo di Gela

La gravissima situazione idrica in Sicilia ci induce a ricordare alle istituzioni che un gruppo di ricercatori dell’Università di Malta, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e dell’Università Roma ha scoperto dopo un attento studio la presenza di un’enorme riserva idrica sotterranea nel sottosuolo di Gela. 

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Sono poche le risorse idriche sotterranee profonde in tutto il mondo è rappresentano un’importante fonte di acqua non convenzionale. Tali risorse possono supportare le crescenti necessità, legate anche alla crescita demografica globale e i cambiamenti climatici-ambientali in cui viviamo e saremo costretti a convivere nei prossimi secoli.

La riserva idrica a Gela

La scoperta di questo vasto accumulo d’acqua è il risultato di un approccio innovativo che combina l’analisi di pozzi petroliferi profondi con avanzate tecniche di modellazione tridimensionale del sottosuolo nella Città del Golfo. Queste acque addolcite potrebbero avere utilizzi diversi, dalla potabilità all’uso per scopi industriali e agricoli, aprendo così nuove prospettive per la Sicilia meridionale. Il tesoro scoperto nel sottosuolo di Gela potrebbe fornire un contributo alle riserve idriche di tutta Europa.

I ricercatori attribuiscono la distribuzione di questo accumulo di acque fossili a un meccanismo di ricarica meteorica guidato dall’abbassamento del livello del mare in era antica. Secondo le ricostruzioni degli esperti, l’abbassamento del livello del mare, che è avvenuto circa 6 milioni di anni fa, “ha raggiunto i 2400 metri sotto l’attuale livello del mare nel bacino del Mediterraneo orientale

Questo ha creato condizioni favorevoli all’infiltrazione di acque meteoriche e all’accumulo e conservazione di questa preziosa risorsa idrica nel sottosuolo tra i Monti Iblei, la Piana di Gela e il sottosuolo dove edificata la città”.

A nostro avviso: “Si tratta di un bacino d’acqua talmente enorme da poter mitigare la crisi idrica dell’Europa stessa e risolvere l’attuale e le future crisi idriche della Sicilia basterebbe solo investire nella realizzazioni di pozzi e centrali di pompaggio per poi immettere l’acqua dolce nelle reti idriche”.
L’articolo in cui è stato annunciato lo straordinario ritrovamento di una riserva idrica nel sottosuolo di Gela, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista ‘Communications Earth & Environment’ di Nature Portfolio, si intitola: “Extensive freshened groundwater resources emplaced during the Messinian sea-level drawdown in southern Sicily, Italy“.

Il Progetto è stato inserito tra le “action” in occasione della “Water Conference” dell’Onu (Organizzazione delle Nazioni Unite) del marzo 2023. Nel prossimo futuro, il team di studiosi prevede di valutare un piano di sviluppo e un progetto di uso di queste acque.