SIRACUSA – Sono stati quasi ultimati i lavori di riqualificazione di Largo Aretusa, in Ortigia, che diviene pienamente fruibile al transito e alla sosta pedonale. L’opera, finanziata per un ammontare complessivo di 320 mila euro con fondi provenienti dalla Regione Sicilia, è uno degli interventi che stanno interessando il centro storico di Siracusa da un anno a questa parte.
Detti lavori fanno parte dell’avviato percorso di riqualificazione del centro storico voluto dall’Amministrazione comunale per rispondere alla crescente domanda di fruizione estetica di luoghi pubblici centrali, quali appunto il belvedere di Largo Aretusa. I lavori sono stati illustrati dal Primo cittadino, Franceco Italia, e dal progettista, Giuseppe Scalora.
Presenti anche gli assessori Consiglio, Granata e Gibilisco, il tecnico comunale responsabile del procedimento, Emanuele Fortunato, Giuseppe Rosano, presidente di Noi Albergatori, l’associazione che ha proposto l’idea di riqualificazione.
“Un progetto complessivo di riqualificazione – ha dichiarato il Sindaco Italia – che percorre il periplo di Ortigia con interventi mirati che vanno da Porta Marina alla Villetta Aretusa, e attraverso tante strade come Castello e Logoteta, tocca piazze quali quella della Turba, per finire nella manutenzione di infrastrutture come il ponte Santa Lucia. Il risultato finale sarà quello di far convivere gli aspetti della vita quotidiana con quelli relativi alla città monumentale”.
Il sindaco Italia ha spiegato inoltre il perché della scelta dei lavori su Largo Aretusa per presentare le opere di riqualificazione del centro storico: “Nel mantenere e consolidare l’attuale frequentazione pedonale dell’area, l’intervento contiene elementi che omaggiano la figura di Archimede, uno dei matematici e scienziati più famosi della storia e vanto della città, come a rinsaldare il suo legame con Siracusa. Un legame concreto che negli ultimi dieci anni è passato dalla statua sul ponte Umbertino all’installazione che omaggia Archimede al Monumento ai Caduti, ai due musei che si ricollegano alla sua figura”.
Mancano solo alcuni dettagli a causa di ritardi nella consegna da parte della ditta aggiudicataria. Si tratta di manufatti e installazioni che una volta realizzati daranno la cifra non solo architettonica ma anche simbolica del nuovo Belvedere, come evidenziato dal progettista, Scalora.
“La sistemazione della riqualificata area include segni simbolici e metaforici – dichiara Scalora -: un triangolo, un cerchio, una spirale, una semisfera. La spirale di Archimede, dialogando con i lati del triangolo, uno proiettato in direzione del Castello Eurialo, l’altro diretto verso la Scala Greca, trova l’opportunità per convertire la pulsione del suo moto in una forma nuova, avviando delle relazioni inaspettate e inconsuete con il Castello Maniace e le zone urbane a settentrione di Siracusa”.
“Questo spostamento di visuale dirige lo sguardo – continua il progettista – verso un ambito spaziale più ampio di quello abitualmente riferito alla sola isola di Ortigia. I frequentatori del luogo faranno quindi un’esperienza estetica aperta verso l’ambiente urbano e il territorio circostante”.