“La situazione al momento a Leopoli è più sicura rispetto ad altre città dell’Ucraina, ma il costante allarme antiaereo è davvero qualcosa che terrorizza la popolazione, specialmente i bambini malati negli ospedali”.
Inizia così il racconto del dottor Roman Kizyma, direttore del dipartimento di Oncologia pediatrica presso l’ospedale di Leopoli in Ucraina e referente della Fondazione Soleterre Onlus presso la struttura, in un video messaggio inviato alla Dire.
“Al momento siamo in grado di provvedere ad una chemioterapia di base per i bambini malati cancro- prosegue il dottor Kizyma- Noi e i nostri partner italiani abbiamo investito molto nella possibilità di effettuare qui un trapianto di midollo osseo, ma ci siamo dovuti fermare a causa di problemi con l’elettricità e con le scorte di medicinali. Ora ogni cosa è ferma, non possiamo prendere nuovi casi ed eseguiamo solo cose di base”.
I bambini “sono impauriti- prosegue il dottor Kizyma- certamente per loro è un’esperienza traumatica perché devono scappare nei rifugi ogni 5 o 6 ore durante la chemioterapia, quando si sentono deboli spesso vomitano o piangono. Per questo stiamo lavorando per loro con degli psicologi. Alcuni di loro, i più piccoli, pensano sia una sorta di gioco, ma gli studenti o i giovani uomini sono veramente molto stressati. È dura per loro, fisicamente sono molto stanchi, come anche le loro famiglie”.
Intanto per alcuni pazienti ucraini selezionati è stato avviato un “grande progetto di evacuazione attraverso il confine polacco- spiega il pediatra– che coinvolge anche altri Paesi vicini e ospedali che sono in grado di aiutarci con i nostri partner, ed è tutto gratuito.
Abbiamo un corridoio diplomatico per loro, ieri abbiamo trasferito con successo 40 piccoli pazienti malati di cancro e anche oggi aspettiamo 45 nuovi bambini da altre città che sono state bombardate dall’esercito russo”.
Quanto alla situazione negli altri ospedali pediatrici in Ucraina, il medico fa sapere: “La situazione degli ospedali a Kyev e Kharkiv, come in altre grandi città, è tragica perché i bambini sono nei rifugi, i bombardamenti sono iniziati e l’esercito russo colpisce gli obiettivi civili e gli ospedali. A Zhytomyr, una grande città al centro dell’Ucraina, gli ospedali pediatrici sono stati bombardati e distrutti”.
Ma cosa ha pensato quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina? “Sapevamo che la Russia era uno Stato fascista e ci aspettavamo un attacco, ma non una guerra su larga scala. Questa- risponde il dottor Kizyma alla Dire- è una cosa che non possiamo tollerare nel 21esimo secolo, sembra un film della Seconda Guerra mondiale. Ma il popolo ucraino è unito come non mai e tutti, l’esercito, i dottori, gli infermieri, i civili e i bambini, siamo una cosa sola e sappiamo di essere nel giusto.
Noi siamo la luce, noi vinceremo e difenderemo il nostro Paese. Molte persone fragili devono stare nei rifugi o saranno evacuate oltre i confini, ma la maggior parte della popolazione rimarrà qui e combatterà contro questa aggressione da parte della Russia”.