PALERMO – “Con l’approvazione in Giunta del Bilancio 2022/2024, questa Amministrazione ha spazzato via lo spettro del dissesto del Comune di Palermo, che aleggiava ormai da qualche anno. Si tratta per noi di un risultato importante, tale da permettere alla città di ripartire e lo fa, aspetto per me fondamentale, evitando di mettere le mani nelle tasche dei contribuenti palermitani. Secondo quanto prevedeva il Piano di riequilibrio della precedente Amministrazione che contava su un’addizionale Irpef di 49 milioni e 484 mila euro per il 2022 e di 50 milioni e 522 mila euro per il 2023, c’era la possibilità di prendere dalle tasche dei contribuenti palermitani circa cento milioni di euro in più di tasse in due anni”. È questo il commento del sindaco Roberto Lagalla al termine della Giunta comunale di ieri, durante cui è stato approvato lo schema di Bilancio 2022/2024, che completa l’opera di recupero dei ritardi accumulati nel corso della precedente legislatura, riguardanti le mancate approvazioni del Bilancio di previsione del triennio 2021/2023, delle tariffe Tari 2022, del rendiconto di gestione 2021.
Contestualmente il sindaco, tenuto conto della non condivisione delle misure declinate nel Piano di riequilibrio pluriennale finanziario (Prpf), ha immediatamente, dopo il proprio insediamento, comunicato formalmente alle Autorità competenti la propria volontà di avvalersi della facoltà di procedere alla rimodulazione del Prpf, il cui termine ordinario di scadenza è oggi differito al 31 marzo 2023. Proprio l’accordo con lo Stato era e continua a costituire uno dei cardini intorno al quale definire ulteriormente il complesso processo di risanamento del bilancio comunale. Una bozza dell’accordo è stata trasmessa dal Comune al ministero dell’Interno, in attesa di formale condivisione e di prossima sottoscrizione.
Grazie all’approvazione dello schema di Bilancio di previsione 2022/2024, nonché all’imminente definizione del Bilancio consolidato 2021 (che ha già ricevuto parere favorevole dal Collegio dei revisori), il Comune di Palermo potrà tornare in bonis, migliorare la liquidità e uscire dall’attuale situazione, che prevede, tra l’altro, l’approvazione dei bilanci, il blocco dei trasferimenti da parte dello Stato, per effetto dei ritardi accumulati. Ad oggi, il credito vantato dal Comune di Palermo per trasferimenti dovuti e non pagati ammonta ad € 310.325.543,21 (€ 58.960.233,71 relativi al 2020/2021 ed € 251.365.309,50 relativi al 2022).
In conclusione, si tratta di un bilancio tecnico, poiché pervenuto in prossimità della scadenza dell’esercizio finanziario, ma che consente al Comune di presentarsi all’appuntamento della rimodulazione del Prpf in condizioni di migliorata sostenibilità finanziaria.
“L’approvazione del Bilancio 2022/2024 – ha commentato il vice sindaco e assessore al Bilancio Carolina Varchi – è un atto tecnico che ci permette in questa prima fase della nuova Amministrazione di rimettere in moto la macchina comunale. Voglio mettere in evidenza il grande sforzo che ha fatto questa Amministrazione per rimettere il Comune in pari con le scritture contabili obbligatorie rispetto ai vari ritardi accumulati in passato”.
“Con l’approvazione di questo documento – ha concluso Varchi – è come se finalmente avessimo chiuso il cerchio e siamo certi che a Roma apprezzeranno il nostro operato volto a restituire alla nostra città quella credibilità in ambito istituzionale che sembrava appannata negli ultimi anni”.