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Brancaccio rimane senza asilo: “Necessario per combattere mafia, Meloni intervenga”

Il quartiere di Brancaccio a Palermo non vedrà sorgere l’asilo nido dedicato a padre Puglisi. Si tratta della denuncia di Maurizio Artale, presidente del centro di accoglienza Padre Nostro, che lamenta la mancata realizzazione dell’opera “a causa di una poco accorta gestione politica e burocratica degli adempimenti necessari”.

La struttura, denominata “I piccoli del Beato Giuseppe Puglisi”, non verrà messa in piedi perché i 3 milioni di euro stanziati dal Governo Conte nell’aprile 2019 sono andati in perenzione il 31 dicembre 2022.

Artale al QdS: “Progetto mai inserito tra opere pubbliche”

“L’allora ministro Barbara Lezzi è venuto a Brancaccio, noi abbiamo donato il progetto definitivo ed esecutivo dell’asilo nido all’amministrazione del Comune di Palermo. Dal 2019 ci sono stati due anni di tempo per compiere tutti gli adempimenti. Ebbene, non si sa per quale motivo – perché non l’ha mai detto il sindaco Orlando – il progetto non è stato inserito nelle opere pubbliche triennali“, commenta il presidente Artale a QdS.it.

Non è stato possibile procedere al bando. La gara doveva essere aggiudicata entro il 31 dicembre 2022 e i soldi sono andati in perenzione. Si è quindi presentato un emendamento alla Finanziaria nazionale ed è stato bocciato. Non sappiamo il motivo. Ora lo abbiamo ripresentato al Milleproroghe, a questo punto è tutto nelle mano del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I soldi ci sono”.

“Si continua a spostare la data”

Dell’asilo nido si è discusso anche con l’attuale amministrazione Lagalla fin dal momento dell’insediamento del primo cittadino. “Ci è stato detto di non preoccuparsi perché ci avrebbero pensato loro. Ma il problema non sono i soldi, ma il fatto che si sta spostando la data di altri 3-4 anni. Si sarebbe dovuto fare di tutto affinché questo emendamento non venisse bocciato in Finanziaria”, ha aggiunto.

“Quando avevamo i soldi in cassa, il progetto esecutivo e il terreno, per noi l’asilo era già fatto. Eppure ci è stato soffiato da sotto il naso e, probabilmente, tra tre anni accadrà qualcos’altro. Si possono fare tutti gli arresti eccellenti di boss, ma se a Brancaccio non vengono dati un asilo nido e una scuola cresceranno i futuri mafiosi. La mafia se li succhia. Gli fa fare le sentinelle, poi gli spacciatori e in seguito gli atti intimidatori”.

L’appello a Giorgia Meloni: “Bisogna comportarsi da giganti”

Poi un appello al Governo per riuscire a sciogliere il blocco: “La premier Giorgia Meloni ha citato il Beato Pino Puglisi durante il suo discorso di insediamento a Montecitorio. Per citarlo evidentemente ne aveva il sentimento, lo ha nominato come uno dei giganti della legalità e della giustizia. Adesso bisogna comportarsi da giganti, sarebbe meglio evitare di citare i vari Falcone, Borsellino e Puglisi. Giorgia Meloni adesso deve rimettere i soldi al loro posto”.