Cronaca

Palermo, autopsia sul corpo della bambina morta a scuola

L’attività didattica è stata sospesa nella scuola media Vittorio Emanuele Orlando, nella zona nord di Palermo, dove ieri mattina una bambina di dieci anni, Marta, è morta a scuola durante l’ora di educazione fisica.

Ieri davanti alla scuola, con i visi coperti dalle mascherine, gli alunni dell’istituto e i loro genitori hanno sostato a lungo, impietriti.

Quando è avvenuta la tragedia, la ragazzina si trovava in palestra con i suoi compagni e le prime notizie riferivano di un incidente: avrebbe battuto la testa sul pavimento.

Quando la bambina è caduta in terra, qualcuno dei suoi compagni della prima media ha detto di averla vista scivolare e battere la testa sul pavimento. Tutti hanno immediatamente pensato a un incidente.

I primi a soccorrerla sono stati gli insegnanti che hanno tentato di rianimarla, ma non c’è stato nulla da fare.

I medici del 118, arrivati in fretta, non hanno potuto che constatare la morte della bimba.

I genitori hanno ricevuto la notizia della tragedia mentre si trovavano al lavoro: entrambi sono impiegati in un negozio. La coppia ha spiegato la bambina era sana e nulla lasciava presagire quanto avvenuto.

Ma nel tardo pomeriggio la preside, Virginia Filippone, ha spiegato che non era stata quella la dinamica e che solo le indagini avrebbero potuto chiarire l’accaduto.

La dirigente scolastica, unendosi al dolore della famiglia per il gravissimo lutto, non ha detto altro.

Ma poi è trapelata la notizia che il decesso era stato causato da un improvviso malore: un primo esame del corpo, infatti, non avrebbe riscontrato ferite al capo né in altre parti del corpo.

E a tarda sera è giunta la conferma che l’autorità giudiziaria aveva deciso di far eseguire l’autopsia sul corpo della piccola Marta.

Sulla vicenda è subito intervenuta la ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, assicurando che il ministero ha avviato gli accertamenti ed esprimendo “profondo cordoglio e dolore e massima vicinanza alla famiglia” della piccola.

Gli stessi sentimenti sono stati espressi dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dal governatore siciliano Nello Musumeci e da tutta la sua giunta e da numerosi esponenti politici locali e nazionali.