Politica

Palermo, bocciato il piano triennale delle opere pubbliche

Con 16 voti contrari, 11 favorevoli e 6 astenuti il consiglio comunale di Palermo nel pomeriggio ha bocciato il piano triennale delle opere pubbliche per il periodo 2020-2022.

“La bocciatura certifica ancora una volta l’assenza totale di programmazione dell’amministrazione guidata da Orlando. Si va avanti da troppi anni senza opere realizzate, ma soprattutto nella totale confusione rispetto agli interventi strategici per lo sviluppo della città”, dicono Alessandro Anello e Igor Gelarda della Lega.

“Un piano, inadeguato e vecchio – aggiungono – che ha dato ancora una volta dimostrazione che l’amministrazione comunale non ha nessuna progettualità. Dopo la bocciatura in commissione Attività produttive e quella della commissione urbanistica arriva anche il no di Sala delle Lapidi.

Un piano triennale non all’altezza della quinta città d’Italia – proseguono – specchio di un’amministrazione che ha perso l’orientamento e sta portando Palermo verso il precipizio.

Un altro sonoro schiaffo al sindaco Orlando la cui maggioranza ormai non esiste più, ma il centrodestra è pronto a governare e a risollevare la città”, concludono Anello e Gelarda.

Una bocciatura annunciata, che si poteva evitare, se l’amministrazione avesse agito diversamente e se nell’ambito della maggioranza ci fosse stato un confronto sul tema. Spiace che a farne le spese, come sempre, sia la città”, commenta Tony Sala di Avanti Insieme.

“La definitiva bocciatura del Piano triennale delle opere pubbliche segna il totale sgretolamento della maggioranza che sosteneva la giunta Orlando. Uno sgretolamento che non può più essere ignorato dall’amministrazione”. Lo dice Marianna Caronia, consigliere comunale di FI.

“Nel merito, il Piano presentato, come già avevamo sottolineato ieri in Commissione, è in realtà un ‘non-piano’, uno strumento che programma ben poco – aggiunge – e che nella lista delle priorità continua a mantenere il tram che, qualora ci fosse stato bisogno di conferme, è evidente che questo Consiglio comunale non vuole realizzare. Non lo vuole almeno con le modalità e nel tracciato che il duo Catania-Orlando ha imposto in questi anni”.

“Proprio per questo credo che siano ormai non più rinviabili le dimissioni dell’assessore Catania, sempre più ostacolo al dialogo fra amministrazione e Consiglio comunale -ancora la consigliera – Con grande franchezza devo dire che siamo forse giunti al punto in cui lo stesso sindaco valuti le dimissioni, ma probabilmente in questo momento di estrema crisi non sarebbe positivo che l’amministrazione resti senza una guida.

Un motivo per il quale ritengo che – conclude Caronia – sia necessario lavorare perché pochi importanti e non rinviabili atti siano approvati con scelte politiche condivise, a partire proprio dal Piano delle opere pubbliche e dal bilancio, per dare un po’ di ossigeno alla ripresa socio-economica”.