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Acqua torbida da invaso poma, probabili disagi a Palermo

A causa dell’innalzamento della torbidità delle acque grezze prelevate dall’invaso Poma, questa notte è stato interrotto il prelievo verso il potabilizzatore Jato, nel comune di Partinico, nel Palermitano.

Grazie all’attivazione del cosiddetto “vascone”, il bacino da circa 50 mila metri cubi, realizzato in prossimità dell’impianto, non è stato interrotto il processo di potabilizzazione, che procede a ritmo ridotto.

Ciò permetterà di avere una autonomia di circa 36 ore. Nell’eventualità in cui durante questo arco temporale la torbidità dell’acqua non sia rientrata nei parametri compatibili con il trattamento di potabilizzazione, l’Amap sarà costretta ad interrompere l’erogazione idrica tramite l’acquedotto Jato.

Potranno pertanto verificarsi, a partire dal 9 dicembre, disservizi nella erogazione ai comuni della fascia costiera nord-occidentale (Balestrate, Trappeto, Terrasini, Carini, Capaci e Isola delle Femmine), nonché nella zona nord della città di Palermo.

Il monitoraggio costante della torbidità dell’acqua in uscita dall’invaso Poma, indica un peggioramento della situazione (oltre 3000 Ntu), che difficilmente potrà migliorare nelle prossime ore, anche in considerazione delle forti piogge che stanno convogliando notevoli quantità di fango nel lago di Partinico. Ne è conferma l’eccezionale innalzamento del livello del lago: quasi due metri negli ultimi giorni.

Il conseguente inevitabile fermo dell’impianto di potabilizzazione Jato determinerà dalla notte di domani 8 dicembre una drastica riduzione dell’afflusso idrico prima nella zona nord di Palermo e poi nella fascia dei comuni costieri di Balestrate, Trappeto, Terrasini, Carini, Capaci ed Isola delle Femmine. (ANSA).