Il Consiglio comunale di Palermo ha approvato nella tarda serata di ieri il Piano di riequilibrio economico-finanziario proposto dalla Giunta “evitando il dissesto e che potrà essere adesso occasione di riorganizzare la macchina comunale e di intensificare l’attività di lotta alla evasione fiscale”. Così la Giunta in una nota.
“L’amministrazione ha sviluppato un intenso dialogo e continuerà la sua interlocuzione con il Parlamento e con il Governo per definire le condizioni per fronteggiare una crisi di sistema che ha paralizzato centinaia di comuni siciliani e ha colpito grandi città come Torino, Napoli, Reggio Calabria e, da molti anni, Roma – si legge- La città di Palermo, in collaborazione con gli altri comuni siciliani e dell’intero Paese, ha ottenuto nuove norme e l’erogazione di somme inserite nel decreto fiscale e nella legge di Bilancio dello Stato. Risorse e norme che, sin dall’inizio, sono state espressione di una precisa volontà: evitare il dissesto. Il Sindaco, a metà febbraio, stipulerà un accordo con il Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dalla legge di bilancio dello Stato per meglio definire impegni dell’amministrazione comunale ed impegni del governo nazionale per i prossimi anni”.
“Un plauso alle consigliere e ai consiglieri che hanno consentito alla città di evitare il dissesto finanziario. Un sentito ringraziamento a chi ha trascorso tre notti e quattro giorni resistendo alle provocazioni e alle pugnalate”. Così l’assessore comunale Giusto Catania dopo l’approvazione del piano di riequilibrio. “Immensa gratitudine a Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, che ha investito energie e competenze, recuperando milioni di euro dallo Stato, per costruire un piano di riequilibrio che mette in sicurezza la città, per l’oggi e per domani – dice -La campagna di mistificazioni di chi voleva il dissesto della città, alla fine, non ha retto. È prevalso il buonsenso contro chi voleva fare uno sgambetto al sindaco e alla giunta, sacrificando gli interessi collettivi della città”.
“Chi ha messo la faccia in questa battaglia ha dimostrato una straordinaria cultura di governo: perché le qualità per governare una grande città si dimostrano soprattutto nelle difficoltà – aggiunge -Chi ha voluto e sostenuto il piano di riequilibrio dimostra di avere le qualità per continuare a governare Palermo che non può essere lasciata nelle mani di improvvisati azzeccagarbugli o di sconclusionati urlatori”.
“Una lode particolare a Barbara Evola che, mettendo il suo nome e la sua firma all’emendamento della giunta, ha dimostrato grande senso delle istituzioni, dimostrando che il bene collettivo è più importante della becera propaganda. La politica è una scienza nobile e le istituzioni democratiche non sono una tribuna per ciarlatani”, conclude.
“Trenta ore di fila in aula consiliare per scongiurare il dissesto e non perdere nemmeno un centesimo dei fondi messi a disposizione dal governo per i comuni in piano di riequilibrio”. Così la consigliera comunale di Palermo, Barbara Evola dopo l’approvazione del piano di riequilibrio. “In 10, consigliere e consiglieri della maggioranza politica, abbiamo lavorato insieme senza farci prendere dalla stanchezza o dallo scoramento, per portare a casa il piano di riequilibrio per Palermo – dice – Voglio ringraziare Fausto Melluso, Caterina Orlando, Marcello Susinno, Claudia Rini, Milena Gentile, Rosario Arcoleo, Massimo Giaconia e Valentina Chinnici, che ha fatto un bell’intervento conclusivo consegnandoci una riflessione profonda di Recalcati sulla distinzione tra la chiacchiera e la parola. Adesso ci meritiamo un sano riposo!”.