Palermo

Palermo, contrastare l’abbandono dei rifiuti

PALERMO – Tra le emergenze con cui la città chiude il 2023, quella dello smaltimento dei rifiuti si conferma tra le più gravi e complicate da gestire. Gli oltre 120 mila pezzi ritirati per strada dagli automezzi della Rap, così come i 326 verbali emessi per oltre 54 mila euro di sanzioni pecuniarie, indicano una misura, ancorché promettente, ancora insufficiente rispetto alla capillarità degli interventi richiesti alla società partecipata del Comune incaricata dei servizi di raccolta, igiene ambientale e manutenzione delle strade. Sui cui bordi i cumuli di immondizia si riformano e si innalzano a velocità record, dopo l’avvenuta raccolta.

A Palermo inquietanti manifestazioni di inciviltà

Uno scenario periodicamente aggravato da inquietanti manifestazioni di inciviltà: dai roghi di cumuli di rifiuti fatti registrare più volte nei quartieri periferici, fino a sassaiole ai danni dei netturbini della Rap, verificatesi negli ultimi anni soprattutto nei quartieri Zen 2 e Albergheria. Un’emorragia da tamponare in fretta, investendo su nuovo personale e nuovi mezzi e spingendo sulla sensibilizzazione della popolazione di una città nella quale la raccolta differenziata riguarda solo alcuni dei suoi quadranti e resta incollata su una media, relativa all’intera pianta urbana, di poco superiore al 18%.

Ieri il presidente della Rap Giuseppe Todaro, insieme con il neo assessore all’Ambiente Pietro Alongi e il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo, ha presentato la campagna della partecipata per fronteggiare il disastro dell’abbandono dei rifiuti ai bordi delle strade. A cominciare da quelli ingombranti. Dall’inizio di quest’anno, fino allo scorso novembre, l’azienda è dovuta intervenire per sistemare qualcosa come 120 mila abbandoni di questo genere di immondizia. Ecco quindi la nuova esortazione dal valore pedagogico su cui l’iniziativa ruota: “Non essere ingombrante, differenziamoci”. Slogan che dà titolo anche a uno spot, interpretato dagli attori Mary Cipolla e Emanuele Scelta.

Il numero verde per segnalare

Per permettere di segnalare proprio la presenza di questo genere di rifiuti la Rap ha istituito il numero verde 800237713, per collegare i cittadini agli attuali sette Centri comunali di raccolta (Ccr). Ossia quelli di Picciotti, piazza della Pace, via Nicoletti, viale Regione nei pressi di via Oreto, via Minutilla, viale Lennon e via Ernesto Basile.

È proprio l’espansione dei Ccr, secondo Rap, la potenziale chiave di volta per risolvere un problema che ha sempre più le dimensioni di una catastrofe ambientale. “Realizzeremo altre cinque di queste strutture – ha detto Alongi – entro il 2024 per arrivare nei due anni successivi a avere almeno venti”.

“I Ccr – ha sottolineato il presidente Todaro – sono presidi fondamentali per il decoro urbano e vogliamo convincere i cittadini a farne uso, anche perché è possibile accedere al loro uso in maniera del tutto gratuiti e anonima”.

Al momento a Palermo lo scenario della raccolta porta a porta coinvolge solo duecentomila cittadini in due macroaree da Nord a Sud della città, dove la differenziata viaggia su una media complessiva del 58%. “In aggiunta a questo numero – ha spiegato Alongi – per l’anno venturo il nostro obiettivo è dotare altre duecentomila famiglie palermitane di kit per la differenziata in modo da arrivare ad almeno il 75%”.

Il fenomeno della migrazione dei rifiuti

Problema centrale è infatti la produzione pro capite di rifiuto giornaliero registrata in città, pari a più di un chilo e mezzo nel 2022. “Un dato – ha precisato Todaro – che risulta ben più elevato rispetto al resto dei Comuni dell’Area Metropolitana e che sarebbe correlabile al fenomeno della migrazione dei rifiuti da centri viciniori indicati come virtuosi in quanto adottano un sistema integrale di raccolta differenziata, senza alcun cassonetto su strada”.

La stima di questo afflusso giornaliero da fuori arriverebbe a toccare le settanta tonnellate di indifferenziato l’anno. “Quantità – ha evidenziato il vertice della Rap – che corrisponde a circa sette autocompattatori e che si trova soprattutto lungo gli assi viari di accesso Sud e Nord di Palermo. Un problema che assorbe molte risorse economiche dell’azienda, causando inefficienze”.

A questa criticità si aggiunge poi la migrazione interna, cioè lo spostamento dei rifiuti dalle aree servite dalla raccolta porta a porta a quella in cui funziona ancora la raccolta tradizionale: la stima tocca il 60% e dimostra che più della metà dei rifiuti non viene correttamente differenziata dai palermitani. Per mitigare il fenomeno, quest’anno la Rap ha formato un protocollo d’intesa con la Polizia Metropolitana e quella municipale, per attività di pulizia, controllo e repressione degli illeciti.

L’incontro di ieri è stato anche occasione per annunciare il progetto ideato dalla Rap della nuova discarica per i rifiuti solidi urbani non pericolosi, denominato Vasca VII Bis. Un’opera che si estenderà su una superficie di circa otto ettari situata a 539 metri di quota a Bellolampo. Durata prevista dei lavori, cinque anni per una spesa di 15 milioni di euro.