PALERMO – Il rinnovo del contratto di servizio della Sispi fa litigare di nuovo la Democrazia cristiana con l’Amministrazione comunale.
Che il centrodestra palermitano non viva un momento di buona salute si era già capito con l’eterno tira e molla sul rimpasto. L’ultima puntata ha visto Forza Italia e i cuffariani insorgere contro le compensazioni concesse dal sindaco Roberto Lagalla a Fratelli d’Italia in cambio della rinuncia a un assessore. La Nuova Dc, per bocca del capogruppo in Consiglio comunale Domenico Bonanno, si era detta addirittura “pronta ad andare per la propria strada”, con il sindaco costretto a convocare in fretta e furia l’ennesimo vertice di maggioranza, confermando il cambio in Giunta tra Andrea Mineo e Pietro Alongi ma rinviando le compensazioni a data da destinarsi.
Stavolta, invece, è il rinnovo della convenzione con la società che gestisce il sistema informatico e telematico del Comune ad aprire un nuovo fronte. La Giunta ha approvato una bozza di rinnovo quinquennale con un corrispettivo annuale di 10,2 milioni di euro, uno in meno rispetto al precedente rinnovo del 2018. Sforbiciata peraltro già prevista da una delibera consiliare del 2020. Apriti cielo. A dare fuoco alle polveri ci ha pensato la presidente della partecipata in persona, Giovanna Gaballo, che ha ammesso di aver appreso del rinnovo dalla stampa: “Nessuno ci ha notiziato né sulla redazione dell’ultima versione, né sulla sua approvazione in giunta il 3 novembre. Al di là della criticità di diversi aspetti tecnici introdotti dagli uffici del Comune, stando a quanto presente in delibera, il corrispettivo della convenzione, già notevolmente ridotto negli scorsi anni, rischia di subire un ulteriore taglio determinando un potenziale rischio per il mantenimento della stabilità aziendale, oltre che una preclusione di qualsivoglia prospettiva di sviluppo”.
All’approvazione della delibera di Giunta, lo scorso 3 novembre, tra l’altro, non ha partecipato l’assessore in quota Dc Giuliano Forzinetti, con delega alle Attività produttive. Appresa la notizia, Bonanno ha fatto la voce grossa attaccando a testa bassa l’Amministrazione Lagalla: “Leggo con stupore – ha tuonato – le dichiarazioni festanti da parte di alcuni esponenti dell’Amministrazione con riferimento all’approvazione in Giunta della bozza del nuovo contratto di servizio di Sispi, salvo poi scoprire che la governance della stessa società ne sia venuta a conoscenza in data odierna solo ed esclusivamente attraverso gli organi di stampa, un cortocircuito istituzionale intollerabile sul quale chiedo al sindaco di intervenire con assoluta urgenza. Se qualcuno ai vertici della burocrazia o nell’Amministrazione dovesse ritenere di poter operare con volontà di predominio in spregio a qualsiasi forma di confronto proficuo o quantomeno di una doverosa attività di informazione, sappia che troverà nel sottoscritto e nel gruppo consiliare della Democrazia cristiana un ostacolo insormontabile”.
“Quanto accaduto in questi giorni e riportato dal vertice della Sispi – ha continuato Bonanno – rappresenta plasticamente tutto ciò che non può e non deve esserci nel manuale del buon amministratore. Oltre a una gestione infelice dei processi e l’applicazione di metodi contrari a qualsivoglia forma di concertazione e condivisione, l’atto approvato durante la riunione di Giunta del 3 novembre, cui non ha partecipato l’assessore Forzinetti, contiene delle previsioni contrattuali e degli aspetti tecnici assurdi, anti-economici e che rischierebbero di mettere in serio pericolo non solo le prospettive di sviluppo, ma anche la stabilità economica ed organizzativa della stessa società”.
“Esprimo solidarietà e vicinanza alla governance e ai lavoratori della Sispi – ha concluso il rappresentante della Dc – e voglio rassicurarli: per fortuna la convenzione definitiva verrà approvata in Consiglio comunale. In quella sede faremo valere le esigenze e le necessità di stabilità e crescita di un’azienda importante per il Comune, lo faremo nell’interesse della società, dei lavoratori, oltre che del comune e dei cittadini. E lo faremo, come il buon senso suggerisce, avviando confronti e approfondimenti con tutti gli attori politici, tecnici ed amministrativi coinvolti, ascoltando anche le sigle sindacali”.
Le conseguenze, oltre che politiche, potrebbero essere pratiche, perché il via libera alla bozza ha messo in allerta i sindacati, che hanno proclamato immediatamente lo stato di agitazione: “Apprendiamo che in fretta e furia la Giunta comunale – hanno detto i segretari generali di Fim Cisl Palermo Trapani Antonio Nobile e Fiom Cgil Palermo Francesco Foti insieme alle loro Rsu – ha effettuato una presa d’atto di una bozza del nuovo Piano di servizi da affidare a Sispi, che prevede ulteriori tagli di risorse all’azienda, riducendo ulteriormente il corrispettivo previsto nella convenzione. Tutto questo è paradossale, sia per le modalità di come questo è avvenuto, con la delibera approdata pochi minuti prima dell’inizio della seduta, e sia perché gli ultimi incontri avuti con l’azienda facevano ben sperare riguardo le interlocuzioni con l’Amministrazione comunale e gli uffici deputati, che erano a lavoro per rivedere a rialzo l’impegno e gli investimenti sulla Sispi”.
“Chiederemo subito un incontro al socio Comune di Palermo – hanno concluso i sindacati – per chiarire quali sono le vere intenzioni sulla Sispi ma allo stesso tempo invitiamo il Consiglio comunale a chiarire tutti gli aspetti da noi denunciati prima dell’approvazione della convenzione, che non può e non deve contenere tagli, bensì risorse per il rilancio e lo sviluppo dell’azienda”.
A tentare di ristabilire la calma ci ha pensato il consigliere comunale Teresa Leto, che a norme del gruppo di Fratelli d’Italia ha detto di aver “appreso con grande stupore dell’avvenuta trasmissione alla Giunta di una nuova convenzione quinquennale con Sispi senza la previa condivisione del testo finale con la società stessa. È evidente che c’è stato un corto circuito comunicativo tra l’ufficio Innovazione e l’azienda. È altrettanto evidente che il gruppo di Fratelli d’Italia nel riconoscere l’insostituibile supporto strumentale che Sispi offre al Comune, si rifiuterà di approvare una convenzione che non veda la totale condivisione della società”.
“È auspicabile pertanto – ha concluso – che si giunga subito a un’intesa sulle parti da emendare, anche tenendo conto delle osservazioni che perverranno dal responsabile della Ragioneria generale e dal dirigente delle partecipate. Chiediamo, infine, agli assessori competenti per materia di intervenire senza indugio per individuare le necessarie modifiche della convenzione offerta alla valutazione del Consiglio comunale”.