Palermo

Covid-19, numeri in aumento, Orlando stoppa le scuole

PALERMO – Numeri in aumento, settore sanitario sotto pressione e istituzioni preoccupate. In questo inizio del 2021 i numeri legati alla diffusione del Covid-19 sono tornati a crescere nel capoluogo siciliano e in provincia, costringendo i rappresentanti istituzionali a prendere decisioni forti per contenere il diffondersi del contagio.

Anche per questo, il sindaco Leoluca Orlando ha stabilito, con propria ordinanza, la chiusura temporanea dei plessi scolastici di ogni ordine e grado, “da intendersi incluse le scuole dell’infanzia e gli asili nido, nelle more che vengano emanati i provvedimenti del Governo nazionale e di quello regionale”.

Il provvedimento potrà essere prorogato in caso del perdurare della situazione emergenziale e, nel caso di emanazione di eventuali provvedimenti sovraordinati, riservandosi di adeguarsi agli stessi.

“È necessario – ha detto Orlando – adottare ogni utile provvedimento che serva a limitare le esigenze di spostamento e il rischio di assembramenti. Restiamo in attesa che dai Governi nazionale e regionale arrivino indicazioni chiare e univoche su come affrontare questa nuova ondata. Una nuova ondata che è la conseguenza di comportamenti purtroppo spesso superficiali delle scorse settimane. Comportamenti che è necessario evitare e, ove possibile, prevenire e contrastare perché al più presto possa finire questo incubo che ha provocato troppi lutti, troppe sofferenze”.

“La chiusura delle scuole – ha aggiunto il primo cittadino – è stata una scelta doverosa e di prudenza a fronte del dilagare dei contagi in Sicilia e a Palermo mai registrato prima. Questa scelta è anche una forma di rispetto per la scuola, che continuerà con la didattica a distanza la propria attività, consapevoli di quanto sia grande la sofferenza per non poter vivere la scuola in presenza”.

“Tutto ciò – ha sottolineato il sindaco – è purtroppo un risultato che dovrà fare riflettere i tanti incoscienti che contribuiscono al diffondere dei contagi non rispettando le elementari regole e stupendosi, poi, se i loro figli non possono frequentare di presenza la scuola”.

“Oggi – ha concluso – è il tempo della responsabilità di tutti e di ciascuno. Con altri sindaci siciliani, in attesa delle decisioni dei Governi regionale e nazionale, abbiamo pensato di limitare il danno riducendo il rischio di pericolo per la vita dei bambini e per quella di tutti”.