Il Questore di Palermo ha emesso 10 Daspo fuori contesto nei confronti di altrettanti minorenni a causa delle aggressioni e dei gesti di violenza registrati durante l’ultima festa di San Giuseppe nel capoluogo regionale.
I minori, tutti di età superiore ai 14 anni, non potranno accedere – per 18 mesi, due stagioni calcistiche – agli impianti sportivi nazionali dove si tengono incontri calcistici. I provvedimenti sono solo i primi esiti di indagini e accertamenti sviluppati dalla Polizia di Stato agli eventi registrati durante la festa.
Gli scorsi 18 e 19 marzo, la Polizia di Stato, l’Arma dei carabinieri, i vigili del fuoco, la polizia municipale, la Protezione Civile e la RAP sono stati impegnati su più fronti cittadini per far rispettare l’Ordinanza Comunale di divieto di accensione di vampe e falò durante la festa.
Eppure, dei disordini ci sono stati. Il Questore di Palermo, Leopoldo Laricchia, aveva promesso di identificare gli autori di queste condotte scriteriate e scellerate: fino a ora, gli inquirenti sono riusciti a raggiungere 10 soggetti, “protagonisti” di quattro episodi distinti avvenuti in altrettante zone cittadine.
In particolare, gli agenti del commissariato Zisa-Borgo Nuovo hanno identificato 5 minorenni – di età compresa tra i 15 e i 17 anni – e li hanno denunciati per incendio, resistenza a pubblico ufficiale, lancio di oggetti e ostacolo alla libera circolazione stradale.
Il secondo episodio che ha portato ai Daspo successivi ai disordini della festa di San Giuseppe si è verificato in via Stazzone. Lì sarebbero stati accesi dei falò. Un gruppo di giovanissimi avrebbe dapprima posizionato dei cassonetti della nettezza urbana all’ingresso di un appartamento e poi, all’arrivo degli agenti, lanciato i cassonetti sulla strada in pendenza, mettendo a repentaglio la sicurezza degli automobilisti in transito. In più, il gruppo avrebbe circondato la pattuglia della Polizia di Stato giunta in zona lanciando sassi ed altri oggetti, tanto da causare ferite ai due poliziotti, colpiti allo stinco e al volto e danneggiare la vettura di servizio. Tre degli aggressori sono stati identificati e denunciati per i reati di violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, nonché danneggiamento.
A breve distanza, in piazza Guadagna, un 17enne è stato sorpreso a dar fuoco a una catasta di legno con un bengala poi lanciato ad altezza d’uomo. Il giovane si è reso protagonista del lancio di sassi e oggetti atti a offendere all’indirizzo dei poliziotti. Anche in questo caso è scattata la denuncia per i reati di accensione ed esplosioni pericolose, incendio e porto di oggetti atti ad offendere.
Infine, gli agenti del commissariato di San Lorenzo hanno identificato un 14enne, presunto responsabile dell’accensione di un falò allo Zen. Avrebbe alimentato le fiamme appiccate a una catasta di legna, a ridosso di una palazzina abitata e nelle vicinanze di alcune auto. Il giovanissimo aveva successivamente reagito all’intervento delle forze dell’ordine, lanciando pietre contro le pattuglie intervenute. Anche in questo caso, il giovane è stato denunciato per i reati di incendio, resistenza a Pubblico Ufficiale, lancio di oggetti atti ad offendere e ostacolo alla libera circolazione stradale.
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