Palermo

Palermo evita dissesto ma aumentano Irpef Tari e tariffe

Il piano di riequilibrio che il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha fatto approvare dalla giunta sabato notte per evitare il dissesto del capoluogo siciliano è durissimo.

Il raddoppio dell’Irpef allo 0,8% e altri aumenti progressivi fino all’1,4%, incremento di tutte le tasse partire dalla Tari, delle rette e degli impianti sportivi.

Ma anche la vendita della società di gestione dell’aeroporto, il dimezzamento delle circoscrizioni e lo smantellamento della macchina comunale con i dipendenti che saranno 1.000 in meno di oggi.

Ed ancora biglietto di ingresso di 5 euro per entrare allo Spasimo e vendita della Gesap, società che gestisce l’aeroporto di Palermo.

Aumenteranno i costi anche per gli ingressi alla piscina comunale, le multe su Ztl e autovelox. Infine, è prevista la vendita della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto Falcone e Borsellino, dal 2025.

Lega Palermo, “Siamo alle comiche finali”

“Quello che ha presentato oggi pomeriggio il sindaco Orlando è un piano di riequilibrio che non è stato ancora votato dal consiglio comunale. Che ha già collezionato il parere contrario del Ragioniere Generale, mentre i revisori dei conti non si sono ancora espressi. Pensare di potere portare la capacità di riscossione del Comune di Palermo dal 48% al 75%, a fronte di una media nazionale del 59%, vi pare forse una cosa credibile? Come poco credibile sono le parole del sindaco che definiscono questo piano di riequilibrio un’occasione per riorganizzare la macchina comunale”. Lo dichiarano i consiglieri comunali della Lega Igor Gelarda, Alessandro Anello, Roberta Cancilla, Marianna Caronia e Sabrina Figuccia.

“Detto da chi, da 40 anni, seppure a intermittenza, è sindaco di Palermo – proseguono – suona veramente ridicolo. Siamo ormai alle comiche finali, che però si tingono di nero per il futuro che aspetta la nostra città. Siamo all’ennesimo taglio di nastro, sport nel quale il nostro sindaco è campione del mondo. Piuttosto che discutere con il consiglio comunale e con gli organi preposti per vedere se effettivamente questo piano abbia un senso, si preferisce la visibilità mediatica”. “Questo è il sistema – concludono i consiglieri della Lega – che ha portato la città di Palermo al dissesto funzionale, già certificato del Ragioniere Generale. E inesorabilmente, temiamo, anche verso il dissesto economico. L’unico partito del dissesto è quello del sindaco Orlando, che al dissesto , in tutti i campi, ha portato questa città”.