Sono 9 le persone arrestate dai carabinieri di Palermo, negli ultimi giorni, per coltivazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti; sei di loro sono palermitani e hanno fra i venti e i trent’anni. Cinque sono i denunciati per gli stessi reati, e numerose le segnalazioni alla Prefettura per gli assuntori.
La sostanza stupefacente sequestrata ammonta a 193 grammi di cocaina e 40 di eroina, 3 grammi di crack equivalente a circa 22 dosi, 10 grammi di hashish e oltre 2 chilogrammi di marijuana, quest’ultima parzialmente suddivisa in dosi. Rinvenuto e sequestrato anche un flacone di metadone del peso di circa 170 grammi.
Il denaro contante posto in sequestro, ritenuto provento dell’attività di spaccio, ammonta complessivamente a quasi 1000 euro; la sostanza stupefacente è destinata al campionamento e all’analisi a cura del competente Laboratorio del Comando Provinciale di Palermo.
A Carini è stato arrestato G.S, ventunenne palermitano, per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto di energia elettrica: nell’abitazione del giovane è stata infatti scoperta una serra indoor che contava 118 piante di cannabis in piena maturazione, con fusti di un metro. La serra, dagli accertamenti effettuati, era dotata di un impianto di irrigazione, illuminazione e aerazione alimentato grazie a un allaccio abusivo alla rete elettrica nazionale. Inoltre, un locale apposito era adibito all’essiccazione delle infiorescenze. Circa 600 grammi di sostanza erano già stati confezionati per la cessione: immessa sul mercato al dettaglio, avrebbe potuto fruttare fino a 9000 euro.
Fra gli arrestati anche un trentacinquenne palermitano: i carabinieri di San Lorenzo, intervenuti nella sua abitazione per un’aggressione nei confronti dei genitori conviventi, hanno trovato una pianta di cannabis. L’uomo stava cercando di costringere i genitori a consegnargli del denaro per acquistare il crack. L’arresto è stato convalidato dal gip, che ha disposto la custodia cautelare in carcere.