Palermo

Palermo, il via all’era Lagalla: “Lavoro, pazienza e impegno”

PALERMO – “Sarò il sindaco di tutti palermitani e di tutte le palermitane. Incontrerò le Autorità cittadine e mi confronterò con i dirigenti del Comune per analizzare la situazione del Bilancio e iniziare sin da subito il mio lavoro per la città, con grande senso di responsabilità. A tutti chiedo volontà di lavoro, pazienza e impegno perché solo attraverso questa ricetta potremo fare ciò che i palermitani ci chiedono di fare per la città”.

Queste le parole di Roberto Lagalla pronunciate ieri mattina durante il suo discorso d’insediamento in Municipio. L’ex assessore alla Formazione professionale e alla Sanità ed ex rettore di Palermo ha quindi preso ufficialmente il posto di Leoluca Orlando e forte di una maggioranza numericamente ampia, punta a dare subito un’impronta chiara alla propria sindacatura. Lagalla potrà contare infatti su 24 consiglieri, legati ai partiti della maggioranza che l’ha appoggiato (Prima l’Italia, Dc Nuova, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Alleanza per Palermo, Noi con l’Italia, Udc e le due liste civiche Moderati per Lagalla sindaco e Lavoriamo per Palermo) che hanno ottenuto il 53,79% dei voti. Sedici, invece, i seggi per le opposizioni, di cui uno al candidato sindaco sconfitto più votato, Franco Miceli

“I nostri punti forti – ha spiegato Lagalla a margine dell’insediamento – sono la necessità di interessarsi di una comunità, il valore dell’aggregazione e dell’inclusione, il rispetto della competenza e l’educazione alla legalità. Tra il Rettorato e una sindacatura ci sono molti punti di contatto, la differenza è dimensionale. Il rettore è il sindaco di una comunità più piccola, il sindaco è il riferimento e la sintesi di una comunità molto più grande. Essere primo cittadino della città in cui vivo da oltre sessant’anni, credo sia a prova di emozione per tutti”.

L’attenzione sarà rivolta alle nuove generazioni

L’attenzione sarà rivolta alle nuove generazioni, come sottolineato da Lagalla anche a seguito di un momento che non possiamo evitare di definire strettamente “familiare”. “Aver preso mio nipote in braccio – ha detto il neo sindaco del capoluogo siciliano – è il segno del dovere che abbiamo i giovani. Noi abbiamo la necessità di preparare un domani migliore dell’oggi, per passare un testimone di speranza e di futuro ai nostri bambini. Cosa c’è di più bello che tenere il proprio nipote, che rappresenta tutti i bambini di questa città?”

Diversi i nodi da sciogliere

Insieme ai tanti buoni propositi, però, Lagalla avrà diversi – e intricati – nodi da sciogliere, tra cui le difficoltà della mobilità cittadina, il miglioramento delle performance della burocrazia comunale, la questione del ponte Corleone, le condizioni economicamente gravi delle municipalizzate e lo smaltimento dei rifiuti.

Tra i primi a far arrivare gli auguri di buon lavoro al sindaco Lagalla c’è stato il rettore Massimo Midiri, quasi a voler sottolineare un legame con l’Ateneo che continua a essere molto forte. “La nuova Amministrazione comunale – ha affermato il rettore – potrà sempre contare sulla collaborazione istituzionale consolidata e critica, come si addice a una comunità scientifica, dell’Ateneo, sui tanti temi di comune interesse che ci stanno a cuore. Tra questi lo sviluppo sostenibile, l’attrattività della città e l’erogazione di servizi per i giovani e le imprese”.