È stato firmato questa mattina, all’Istituto Giovanni Falcone, l’accordo di rete per la rigenerazione e lo sviluppo del quartiere Zen di Palermo alla presenza del sindaco Roberto Lagalla, del prefetto Maria Teresa Cucinotta, dell’assessore alle Politiche sociali, Rosi Pennino, del preside della scuola, Domenico Di Fatta, e di tutti gli enti istituzionali, sindacali, scolastici e associativi che hanno firmato il documento. L’accordo prevede la promozione della diffusione della cultura della legalità̀; l’agevolazione di percorsi di regolarizzazione dei cittadini del quartiere che intendono eliminare la propria condizione di abusivismo per ottenere un contesto abitativo legittimo; il coinvolgimento degli abitanti, in particolare i più̀ giovani, nei processi di rigenerazione urbana del territorio e dei genitori al processo di crescita educativa dei bambini. E ancora l’intesa punta alla creazione di percorsi innovativi nel campo della prevenzione e della lotta alla mentalità mafiosa, promuovendo azioni che tendono alla rimozione delle cause del disagio e al superamento delle diverse forme di marginalità; la promozione di percorsi di orientamento per giovani, disoccupati e inoccupati; la promozione di percorsi per la partecipazione dei pensionati alla vita attiva della comunità; il rafforzamento degli interventi di contrasto alla dispersione scolastica.
“Con questa iniziativa si avvia un tavolo permanente che coinvolge tutti gli operatori per pianificare e realizzare azioni strategiche volte a recuperare e rilanciare il quartiere Zen, attraverso la cooperazione di soggetti istituzionali, privati e associazioni che, con uno sforzo comune, potranno avviare una profonda rigenerazione del quartiere, contrastando ogni forma di esclusione sociale e marginalità – dice il primo cittadino -. Tante famiglie chiedono il nostro aiuto ed è arrivato il momento di operare per ridare dignità a questa comunità, evitando le frammentazioni di azioni e cercando di coordinare gli sforzi di tutti i soggetti coinvolti per produrre un reale cambiamento”. “Le associazioni del territorio hanno già avviato un lavoro di contrasto alla povertà̀ materiale ed educativa, di sostegno alla genitorialità̀ e di rafforzamento delle competenze dei giovani – spiega l’assessore comunale Rosi Pennino -, ma è chiaro che attraverso questo accordo riusciremo a rafforzare l’attenzione di tutti gli operatori verso questo quartiere, che merita un’opportunità di rinascita. Il disagio allo Zen è economico, culturale, abitativo. Troppi giovani non studiano e non lavorano, rendendosi esca facile per la criminalità e solo il 10,09% degli abitanti possiede un diploma di scuola secondaria superiore. È chiaro che bisogna intervenire su più livelli in modo da riuscire a dare un aiuto concreto alla popolazione sotto diversi aspetti”, conclude l’assessore.