PALERMO – Il cimitero dei Rotoli avrà un nuovo impianto di cremazione. Il Comune, infatti, ha aggiudicato i lavori per dotare la struttura di Vergine Maria di un secondo forno che affiancherà e amplierà quello esistente, ormai vetusto e carente sotto ogni punto di vista.
In questi anni il vecchio impianto è stato oggetto di continui interventi di manutenzione, l’ultimo dei quali, a luglio dell’anno scorso, lo ha rimesso in funzione dopo uno stop forzato di ben tre anni e mezzo che ha reso, se possibile, ancora più imbarazzante la già vergognosa pagina dell’emergenza sepolture: ovvero lo scandalo, finito su tutte le prime pagine ma per fortuna ormai alle spalle, delle centinaia di bare accatastate all’aperto sotto i tendoni.
Da anni si parlava di un secondo forno, efficace, funzionante e in grado di far fronte alla crescente domanda di cremazioni e alla mancanza di aree per la realizzazione di nuove sepolture e campi d’inumazione, in modo da non costringere i parenti dei defunti a lunghi e penosi viaggi della speranza in giro per la Sicilia o il Sud Italia in cerca di un impianto per cremare i propri cari. Adesso finalmente quel momento sembra arrivato. Con una determina dirigenziale il responsabile dell’Ufficio Autonomo Servizi cimiteriali, Luigi Galatioto, e il Rup Michelangelo Calderone hanno aggiudicato i lavori all’impresa Chiofalo Costruzioni Srl di San Filippo del Mela (Me) per 3,7 milioni. La ditta messinese si è aggiudicata l’appalto offrendo un ribasso del 31,7% sull’importo a base d’asta dei lavori, con un costo della manodopera di 365 mila euro, oltre agli oneri di sicurezza (non soggetti a ribasso) pari a 77 mila euro. I lavori costeranno due milioni tondi (di cui 1,2 per le opere edili) più 1,7 milioni a disposizione dell’Amministrazione comunale. Il solo forno crematorio costerà 356 mila euro. L’appalto sarà finanziato con 2,75 milioni ricavati dall’avanzo vincolato e il resto proveniente dalla struttura commissariale guidata dal sindaco Roberto Lagalla. Il cantiere dovrebbe essere inaugurato a febbraio. Il progetto è stato realizzato dal Raggruppamento Tecnico-Scientifico Ingegneria Studio TI Srl Ingegneria & Architettura, con sede a Rimini.
La nuova struttura si estenderà su un’area di circa trecento metri quadrati, sarà dotata di una sala per il commiato e avrà anche un occhio di riguardo per l’ambiente: si tratterà, infatti, di un forno a basso impatto ambientale, grazie all’utilizzo delle più recenti tecnologie, e in grado di contenere i consumi e le emissioni nell’aria, nel massimo silenzio e nella più totale assenza di odori.
Le novità non sono finite qui perché l’Amministrazione ha pubblicato un avviso esplorativo per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura del progetto definitivo ed esecutivo dei lavori di ampliamento del cimitero monumentale di Santa Maria di Gesù, nell’omonima borgata ai piedi del monte Grifone. L’avviso, contenuto in un’altra determina dirigenziale di Galatioto e del Rup Gabriella Minaudo, riguarda anche la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e in fase di esecuzione dei lavori. La progettazione costerà in tutto 281mila euro. I 4 milioni tondi necessari per realizzare l’opera sono stati prelevati dai fondi (per un totale di 12,5 milioni) un tempo destinati al nuovo cimitero di Ciaculli, progetto ormai definitivamente tramontato. L’intervento è già stato inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche 2023.
Anche il cimitero dei Rotoli potrebbe andare incontro a un ampliamento: l’Amministrazione ha individuato la confinante area dell’ex Edil Pomice, una fabbrica confiscata alla mafia oggi di proprietà del Comune. Un’ipotesi che però sta incontrando le resistenze dei residenti del quartiere Vergine Maria, timorosi che possa aumentare il traffico della zona. I residenti preferirebbero che nell’area dell’ex fabbrica venissero realizzati campi sportivi e aree verdi per i più piccoli.