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Palermo, investimenti e assunzioni Gesap, critiche da politica e sindacati

PALERMO – Le assunzioni previste nel Piano economico-finanziario della Gesap scatenano la polemica politica e sindacale. Nel mirino finisce la decisione dell’azienda di selezionare due dirigenti (un innovation manager e un direttore delle risorse umane, i bandi saranno pubblicati in questi giorni) e cinquanta tra operai e amministrativi (entro cinque anni). Un annuncio fatto mentre i dipendenti della società che gestisce l’aeroporto “Falcone Borsellino” sono ancora alle prese con la cassa integrazione a causa della crisi pandemica.

Per l’amministratore delegato Giovanni Scalia “la fase più critica della pandemia è superata, è tempo di guardare al futuro”. Non è così invece per le parti sociali: “Siamo fortemente preoccupati per il clima di incertezza e di malessere che si respira tra le lavoratrici e i lavoratori della Gesap – affermano Gaetano Bonavia della Filt Cgil, Antonio Dei Bardi della Fit Cisl, Houda Sboui della Uiltrasporti e Domenico De Cosimo di Ugl Trasporto Aereo -, ancora alle prese con pesanti decurtazioni salariali e ritardi di erogazione di indennità e martoriati dalle conseguenze economiche determinate dal Covid sul comparto del trasporto aereo”.

Sullo sfondo il conflitto russo-ucraino, il cui impatto sul turismo e sui trasporti è ancora tutto da valutare dopo la chiusura dello spazio aereo europeo ai velivoli russi. L’ingresso di nuovo personale a Punta Raisi fa leva su un Pef che prevede nuove aree food & beverage, investimenti sugli impianti e l’ammodernamento del terminal. “Per l’aeroporto di Palermo – si legge in una nota della Gesap – inizia una nuova fase che porterà alla realizzazione di nuove infrastrutture, opere green e, soprattutto, aree dedicate alla ristorazione, impianti di smistamento bagagli, interventi con tecnologia avanzata sulla sicurezza e sull’area cargo. La gara (in due lotti) per la sub-concessione delle nuove aeree ristorazione è già online sul sito aeroportodipalermo.it. Si passerà dagli attuali nove (4 in area air side e 5 in land side) a dieci punti vendita (6 in area air side e 4 in land side) e da 1.240 a 1.820 (+46%) metri quadrati di superficie dedicati al food & beverage”.

“Nel 2022 – prosegue l’azienda – saranno investiti oltre 42 milioni di risorse interamente di Gesap (nel periodo 2020/2023 sono in tutto poco più di 70 milioni). L’intervento più massiccio riguarderà il terminal passeggeri con oltre 23 milioni. Tra gli interventi più significativi ci sono la sostituzione dei sette pontili di imbarco e sbarco o fingers (importo complessivo di circa 6 milioni), che saranno dotati di motori a basso impatto ambientale; la riqualificazione delle pavimentazioni e degli stalli di sosta degli aeromobili; e l’installazione di un nuovo sistema di movimentazione bagagli, con la sostituzione dei nastri.

Il nuovo impianto sarà capace di smistare automaticamente e tracciare ogni bagaglio, dal check-in fino all’imbarco. Interventi anche sull’area cargo: al posto dell’attuale area di 300 metri quadrati nascerà un nuovo spazio tre volte più grande (mille metri quadrati) per accogliere le merci in arrivo e partenza”. “A fine lavori – dice Scalia – l’aerostazione sarà più estesa del 50 per cento. Nasceranno nuovi banchi check-in, nuovi gates e varchi sicurezza. Inoltre, abbiamo previsto investimenti nel breve periodo per ciò che riguarda la tematica ambientale, a cominciare dalla produzione di energia da fonti rinnovabili al riutilizzo delle acque. I lavori si concluderanno a metà del prossimo anno. Definite le gare, dalla fine di questa estate avremo la nuova offerta di ristorazione. Apriremo ristoranti vista mare e sostituiremo sette pontili di imbarco e sbarco”.

Ma per i sindacati quella dell’azienda è “l’ennesima fuga in avanti. I lavoratori sono stanchi e non è consentito, in un momento di crisi come quello attuale e in vigenza di un ammortizzatore sociale, immaginare di ricorrere all’assunzione di dirigenti prima ancora di discutere di misure che possano lenire le martoriate ferite dei lavoratori che continuano a pagare il prezzo più caro della pandemia, che non è affatto superata”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Andrea Mineo, coordinatore di Forza Italia Palermo e vice presidente della Commissione Bilancio del Comune: “Condividiamo le perplessità dei sindacati. In un momento in cui i lavoratori sono ancora sottoposti a regime di cassa integrazione e fortemente penalizzati dalla pandemia, non riusciamo a capire il motivo per cui la società di gestione dell’aeroporto voglia assumere altro personale. Inoltre – aggiunge Mineo -, appare ancora più singolare parlare di assunzioni, alla luce del fatto che l’Amministrazione ha pensato di cedere gli asset della società aeroportuale per riequilibrare i bilanci (la misura è contenuta nel piano di riequilibrio, nda). Noi ci opporremo con forza a quest’ipotesi. Chiederemo al presidente del Consiglio comunale di fare chiarezza sulla vicenda, convocare una seduta e ascoltare i vertici della società aeroportuale”.

Più morbida la posizione della Cisal: “Il piano economico e finanziario della Gesap, che prevede investimenti e assunzioni, è un importante passo in avanti per la società di gestione dell’aeroporto Falcone-Borsellino – sostiene Gianluca Colombino, segretario nazionale della Legea Cisal -: un programma ambizioso che getta le basi per un ulteriore sviluppo dello scalo, già avviato prima della pandemia. Al prossimo tavolo sindacale – spiega Colombino – torneremo a chiedere di siglare un accordo di accompagnamento alla pensione dei dipendenti Gesap, mediante incentivo all’esodo, e di valutare in prospettiva di nuovi ingressi prioritariamente le competenze di chi è già in forza alla società e anche alla Gh Palermo, società partecipata da Gesap. I dati ci dicono che il traffico tornerà ai livelli pre-Covid non prima di alcuni anni e non consentiremo di vanificare i sacrifici fatti dal personale durante la pandemia”.