Diversi studenti del coordinamento “Studenti Palermitani”, circa una cinquantina, hanno fatto irruzione alla stazione Notarbartolo per protestare contro gli aumenti del prezzo della tariffa.
Megafoni, striscioni e volantini l’hanno fatta da padroni, con gli studenti che dicono no con convinzione all’aumento dei biglietti del trasporto pubblico, passati da un costo di 1.70 a 1.90 euro.
Oltre ai lavoratori, chi in città fa ampio ricorso ai mezzi pubblici sono proprio gli studenti delle scuole superiori, che usano i treni e la metro per raggiungere gli istituti e tornare a casa. Al rincaro, lamentano gli stessi studenti, non è però seguito il miglioramento del servizio.
«A Palermo muoversi con i mezzi rappresenta un’impresa impossibile – ha spiegato Giorgio Caruso di “Studenti Palermitani” – da un lato, ci sono i servizi assolutamente scadenti; e dall’altro i prezzi, spesso in aumento, non accessibili a tutti. Nella nostra città si contano (dati del 2020) 395.644 auto circolanti. Un numero altissimo, che posiziona Palermo al 13esimo posto AL MONDO per quantità di traffico!Siamo in una città in cui l’unico modo per spostarsi è utilizzare la macchina, gli autobus non passano, sono costantemente in ritardo e totalmente inaffidabili, il tram collega pochissime zone della città e la metro si può chiamare tale solo per gentilezza: è infatti un treno regionale che passa ogni mezz’ora, che collega la stazione centrale all’aeroporto e che per caso fa qualche fermata in alcuni punti della città».
L’aumento delle tariffe sui biglietti produce come diretta conseguenza quella di disincentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, favorendo il traffico di automobili e l’inquinamento ambientale.
“Per avere un’idea, il settore dei trasporti è responsabile in Italia del 25% delle emissioni di gas a effetto serra (dati 2019) – prosegue Caruso – Tra l’altro, la “metro” rappresenta uno strumento necessario per gli studenti delle scuole: sono migliaia i giovani che ogni giorno, nonostante la scomodità delle sue rare corse, la utilizzano per raggiungere tutti gli istituti. Aumentare i prezzi renderà ancora più complesso, per alcuni impossibile, usufruire del servizio”.
Gli studenti palermitani torneranno in piazza il prossimo 3 marzo, in occasione dello sciopero globale per la salvaguardia del clima e per protestare contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici.
Il tema della manifestazione sarà “La Sicilia è la nostra terra: difendiamola!”.
La manifestazione partirà alle 9 da piazza Verdi, mentre ci sarà un’assemblea del coordinamento in programma per venerdì 3 febbraio alle 15:30 presso il Laboratorio Sociale Malaspina, in via Boito 7.
“A fronte dell’emergenza climatica, della crisi energetica che ha prodotto un aumento folle del costo della benzina, dell’invivibilità della mobilità cittadina pretendiamo che ad aumentare siano gli investimenti per creare una rete più capillare, affidabile, efficiente e sicura – conclude Sophie Grippi di “Studenti Palermitani” – Servono più linee di treni e autobus, più mezzi in servizio e l’aggiornamento di quelli più datati e inquinanti. Pretendiamo che l’accesso ai mezzi sia gratuito per chiunque, dagli studenti ai lavoratori. Un trasporto di qualità e gratuito esiste già in diversi paesi UE”.