PALERMO – Prosegue l’azione delle istituzioni sul fronte della prevenzione e della sicurezza del territorio. Interventi che attraversano una fase di notevole accelerazione, specie dopo i brutali fatti del 7 luglio che hanno visto una diciannovenne palermitana vittima di una violenza di gruppo.
La voce che propone nuovi strumenti per il contrasto a forme di violenza e di disagio giovanile, proviene stavolta dall’VIII Circoscrizione del Comune di Palermo che, nei giorni scorsi, ha proposto al sindaco Roberto Lagalla e all’assessore alle Attività sociali, Rosi Pennino, l’apertura di un Tavolo sociale giovanile permanente. Il quadro suggerito sembrerebbe aggiungere un nuovo tassello ai segnali che in questi giorni abbondano da parte della politica locale, sommando al più stringente controllo del territorio anche un’attività di educazione e di promozione di una cultura della pacifica convivenza e del rispetto.
“Fin dal nostro insediamento – ci ha detto Marcello Longo, presidente dell’VIII Circoscrizione – abbiamo cercato di programmare diverse iniziative riguardanti le politiche giovanili. L’intero Consiglio dell’VIII Circoscrizione, al di là degli orientamenti politici, si sta impegnando particolarmente su questi temi. Lo sdegno legato ai terribili fatti di luglio non deve isolare l’attenzione solo su questo episodio, che noi abbiamo definito come la punta dell’iceberg, perché siamo consapevoli che il bisogno di sostegno giovanile è generalizzato. C’è un’ampia fascia di giovani che ha la necessità di essere sostenuta, per evitare che fatti così gravi possano ripetersi.”
“Abbiamo chiesto la costituzione di un tavolo tecnico – ha aggiunto Longo – che non si traduca nel chiuso di una stanza ma in uno spazio da dedicare ai giovani della nostra Circoscrizione, da replicare naturalmente in tutte le aree della città, con delle attività sociali, culturali e sportive da programmare sul territorio, per prevenire prima ancora che punire”.
Sui primi feedback ricevuti, ha risposto: “Purtroppo ancora la Circoscrizione non è dotata di un bilancio autonomo, quindi ha bisogno del sostegno dell’Amministrazione centrale. Posso dire che finora sul punto non ho avuto riscontro diretto da parte del sindaco e dall’assessore. Le attività sociali, però, sono organizzate su base circoscrizionale. A settembre partiremo comunque con un tavolo in collaborazione con la Rete di Comunità della Circoscrizione, uno strumento che si avvale della disponibilità da parte delle realtà associative, culturali, istituzionali e individuali che vogliono contribuire a programmare le attività sociali sul territorio”.
Abbiamo quindi chiesto un commento all’assessore all’Assistenza sociale e Socio-sanitaria del Comune di Palermo, Rosi Pennino: se da una parte non c’è una contrarietà a priori riguardo all’idea di un Tavolo giovanile, dall’altra parte, ha spiegato la rappresentante della Giunta, non è possibile trascurare che “si tratta di un tema molto ampio e che, di fatto, abbraccia diverse tematiche che l’Amministrazione sta affrontando con tavoli paralleli che già esistono, come quello per il contrasto alle dipendenze”.
Occorre in sostanza, secondo Pennino, tener presente che l’obiettivo principale resta l’operatività. Infatti, ha sottolineato la componente dell’Esecutivo, un requisito fondamentale sarebbe “specificare l’utilità del Tavolo, individuando risposte in termini di servizi operativi sul territorio”. L’assessore Pennino, inoltre, ha anticipato che in questi giorni l’Amministrazione annuncerà una serie di ulteriori attività, privilegiando il ruolo dei servizi di prossimità.
Altra iniziativa distinta e separata dal tavolo sociale giovanile, seppur inerente alla medesima linea d’azione, è quella dei Centri di orientamento alla vita: un nuovo servizio cui, come spiegato ancora da Marcello Longo, si sta già lavorando da diversi mesi con il Garante per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Palermo, la professoressa Giovanna Perricone. I centri, contestualizzati nelle Reti di comunità, sono organizzati in collaborazione con l’Asp e con sette scuole di specializzazione di area psicologica, a cui afferiscono professionisti già iscritti all’albo e abilitati all’esercizio della professione.
“La proposta di istituzione dei Centri di orientamento – ha spiegato Giovanna Perricone – è stata fatta in funzione della trasversalità del malessere adolescenziale e dei giovani adulti. I centri, in quest’ottica, non sono dei semplici sportelli di ascolto. L’obiettivo è quello di prendere in carico i giovani che vivono un malessere provocato dalle difficoltà del quotidiano, che vanno dall’accettazione nel gruppo classe, ai rapporti coi genitori, fino alla costruzione dell’identità. Il tutto, inoltre, sarà attraversato da un monitoraggio che ci permetterà di consegnare all’amministrazione comunale un modello efficace e una buona pratica di supporto agli adolescenti”.
“A settembre – ha concluso Perricone – partiremo definendo i Piani esecutivi con la Circoscrizione. Il sindaco ha già avuto modo di esprimermi il suo compiacimento per l’iniziativa, anche in quanto attività ispirata al decentramento, che è una delle caratteristiche di questa Amministrazione”.