Palermo

Palermo, l’itinerario per apprezzare la sua storia e il buon cibo

Finalmente Palermo – come tutta la Sicilia e quasi tutta l’Italia-  dallo scorso 17 maggio è tornata in zona gialla.  Ciò significa che sarà nuovamente possibile sedersi al bar e al ristorante per una pausa rigenerante durante una passeggiata in centro storico. 

In effetti per trascorrere una domenica rigenerante e rilassante all’insegna del buon cibo e del “bien vivre” non è affatto necessario allontanarsi dalla città e fare la classica gita domenicale “fuori porta”. Oltre che andare al mare, se avrete voglia di una valida alternativa, non vi resta che seguirci in questo interessante tour cittadino alla scoperta del centro storico di Palermo in una soleggiata domenica di fine maggio.

La nostra passeggiata inizia dalla celebre piazza Marina, che rappresenta, a ragion di merito, il fulcro dei palazzi più antichi e famosi del capoluogo siciliano che, oggi opportunamente restaurati,  riportano ad atmosfere ottocentesche grazie alle loro tipiche facciate che vanno dal color “carta da zucchero” – il cui nome si rifà all’antico colore della carta dell’involucro dello zucchero Eridania – al rosso pompeiano, oggi in molti casi sbiadito in un tenue rosa corallo. 

La prima, doverosa, tappa prevede caffè e cornetto allo storico bar di Piazza Marina, dagli arredi in stile liberty e dalle splendide vedute sulla piazza, dolce preludio al ricco programma che ci attende. Così corroborati, possiamo, finalmente, iniziare il nostro itinerario, come pellegrini diretti alla Mecca che, nel nostro caso, è rappresentata dalle variopinte bancarelle del mercatino dell’ usato e dell’ antiquariato che adornano, come una collana di pietre preziose intorno al collo di una bella donna, l’ottocentesca Villa Garibaldi.

La villa, dedicata all’eroe risorgimentale, per celebrare la nascita del Regno d’Italia, vanta un  giardino che occupa la parte centrale di piazza Marina all’interno del quale si possono ammirare alcuni rari esemplari di Ficus Magnolioides dagli enormi tronchi e radici aeree. La bella inferriata che “cinge” la villa è stata progettata dal celebre architetto Filippo Basile e, al suo interno,  è possibile ammirare alcuni edifici decò e un’ampia fontana.

Servizi di porcellana finemente decorati e bordati d’oro, antiche scatole di latta di biscotti, cacao, caffè e tè, posate d’argento, lampadari dai cristalli sfavillanti, tele di artisti sconosciuti che raffigurano paesaggi e volti di donne, pietre preziose e suppellettili varie rubate al mare: questo e tanto altro ancora è il variopinto spettacolo che si offre agli occhi di chi la domenica mattina decide di fare un tuffo nel passato e di ritrovare sé stesso tra antiche foto e vecchi vinili, dopo una frenetica settimana di lavoro. Qui il tempo sembra essersi fermato, tutti hanno un’aria rilassata e serena, quasi sonnecchiante, dimentichi del caos e del frastuono che caratterizza i giorni lavorativi, tutti, persino i venditori, appaiono piacevolmente sommersi da un’intorpidita dimensione onirica tipicamente domenicale.

Di fronte alla Villa Garibaldi, svetta, quasi a fare da guardia alla “bella signora”, l’aristocratico Palazzo Fatta, di origine seicentesca, restaurato durante il Sette e Ottocento, il cui salone è decorato con un affresco settecentesco, opera di Antonio Manno, che raffigura il “Trionfo delle Arti Liberali”.

 E così, poichè passeggiando  ci è venuto un “certo languorino”,  il desiderio di un panino con le panelle, sempre latente in ogni estimatore di questo emblema dello “street food “palermitano, diventa sempre più concretamente una piacevole realtà. Per gustarlo sarà sufficiente fermarsi in una delle tante friggitorie che incontrerete lungo   corso Vittorio Emanuele lasciandovi  guidare dall’odore invitante della frittura emanata da tutto il “friggibile”. Gli estimatori preferiscono cospargere questi “croccanti fazzoletti dorati ” di succo di limone spremuto “a vivo”, incuranti del fatto che lo stesso succo colerà,inevitabilmente, dalle mani fino ai gomiti,poiché il senso di “leggerezza” che il prezioso agrume regala alla frittura, consente di “ingurgitarle” , una dopo l’altra, smorzandone il senso di pesantezza dovuta alla frittura.


Così, rifocillati, possiamo proseguire il nostro percorso che ci condurrà lungo corso Vittorio Emanuele, attraverso Via Roma, fino a giungere ai Quattro Canti, crocevia e snodo dell’antica Palermo, nelle cui nicchie si possono ammirare, quasi a far da sentinella, le quattro sante, Agata, Cristina, Ninfa e Oliva, originarie patrone della città, prima che il testimone passasse all’attuale e imperitura Santuzza, ovvero Santa Rosalia. Durante il percorso, non trascurate di guardare alla vostra sinistra, facendo una piccola deviazione verso piazza Pretoria, detta anche “Piazza delle Vergogna” per la nudità delle statue che compongono la bellissima fontana che ne costituisce il cuore scolpita, tutta in marmo di Carrara, dallo scultore Francesco Camilliani.

 Proseguendo lungo il Cassaro, se siete dotati di buona volontà e amate camminare, avrete in premio una delle più belle visioni che possiate immaginare, la splendida Cattedrale di Palermo, un vero e proprio gioiello di architettura riconducibile al periodo normanno. Al suo interno sono custodite le tombe reali di Federico II, di suo padre Enrico VI, di sua madre Costanza d’Altavilla, e del nonno Ruggero II fondatore del Regno delle Due Sicilie. Prezioso il tesoro della corona imperiale, insieme agli anelli e fregi del manto di Federico II. La cripta ospita, inoltre, le tombe degli arcivescovi di Palermo. Imperdibile l’esperienza di salire sui  tetti della cattedrale sia per la loro bellezza che per lo spettacolo che si manifesterà ai vostri occhi. Da ripetere sia di giorno che di sera.


Se volete sfruttare in pieno la bella giornata considerando il lungo periodo di chiusura dei ristoranti a causa dell’emergenza sanitaria globale, non vi sarà difficile trovare ristoro in uno dei tanti locali disseminati lungo il Cassaro, in cui potrete sostare se avete voglia di un “posto alla buona”, e non avete la pretesa di un tovagliato in georgette, in cui gustare le tipicità locali. Ne uscirete sazi di cibo ed ebbri di vita ma, soprattutto, rigenerati e pronti ad affrontare una nuova settimana di lavoro, qualsiasi esso sia. 

Dopo pranzo potete approfittare  della riapertura di gallerie d’arte e musei per fare una bella “scorpacciata” culturale  andando a visitare, previa prenotazione,  uno o più siti istituzionali di cui, di seguito, vi riportiamo l’elenco – in ordine alfabetico-  e gli orari di apertura al pubblico. 

Cantieri Culturali alla Zisa
Il Centro Internazionale di Fotografia riaprirà il 21 Maggio 2021, Opening 18/21 con l’inaugurazione della mostra ZEITWIRDKNAPP / NON C’È PIÙ TEMPO -Retrospektive 1977-2019 – Fotografie di Miron Zownir. La mostra sarà visitabile dal 21 Maggio al 31 Luglio 2021 dalle ore 9:30 alle 18:00. Prenotazione a mostrecentroif@gmail.com.

Complesso monumentale dello Spasimo
Riaperto da martedì 18 e sarà visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9:30 alle 18:30. Prenotazione a spasimo@comune.palermo.it.

Eco Museo del Mare
Aperto da martedì a domenica dalle ore 09.30 alle 18.30 con prenotazione obbligatoria a https://www.marememoriaviva.it/prenotazioni-ecomuseo/

GAM
Aperta da giovedì a domenica dalle ore 11,00 alle 17,00 con prenotazione online obbligatoria solo sabato, domenica e festivi effettuata entro il giorno antecedente la visita al museo.https://www.ticketone.it/artist/gam-palermo/gam-palermo-galleria-darte-moderna-di-palermo-681926/

Museo delle Marionette Antonio Pasqualino
lunedì ore 10-14 – da martedì a venerdì ore 10-18
Modalità di accesso: su prenotazione ma con possibilità di accesso anche per chi non ha prenotato nei casi di non superamento dei limiti previsti  sabato 10-18 – domenica ore 10-14
Modalità di accesso: esclusivamente su prenotazione effettuata con almeno 24 ore di anticipo
Prenotazioni: 091.328060 (da martedì a venerdì dalle 10.00 alle 18.00; lunedì e sabato dalle 10 alle 13)

Museo Pitrè
Aperta dal martedì alla domenica dalle ore 09.00 alle 19.00 (ultimo ingresso alle 18.30). La visita avverrà su prenotazione indirizzando una mail a museopitre@comune.palermo.it o chiamando nella fascia oraria dalle 9.00 alle 14.00 il numero 339 6462433.

Manuela Zanni