Palermo

Palermo, la denuncia del Sappe: “Aggressioni e incendi nel carcere minorile”

Aggressione ad un agente da parte di un detenuto e fuoco e fiamme in tre celle. E’ quanto avvenuto al carcere minorile di Palermo e denunciato dal segretario generale del Sappe (sindacato autonomo polizia penitenziaria) Donato Capece. “Altissima la tensione nel carcere minorile di Palermo – afferma – In poche ore si è verificata un’altra aggressione ed un pericoloso principio di incendio, sventato in tempo dal personale di polizia penitenziaria. Un detenuto ha aggredito un agente sferrandogli due calci nei testicoli e altri detenuti, tutti stranieri, hanno poi dato fuoco a ben tre celle”.

“Cronica carenza di personale: enormi difficoltà nella gestione dei detenuti”

Per Capece, “il carcere minorile di Palermo, ormai da tempo, vive una cronica carenza di personale di tutti i ruoli. In più, è grave la sottovalutazione da parte dell’amministrazione della giustizia minorile e di comunità dei numerosi eventi critici che avvengono con inquietante periodicità. Le carceri della Sicilia stanno vivendo ormai da tempo momenti di grande difficoltà nella gestione dei detenuti. Sono continue le aggressioni al personale che si verificano senza che vi sia un intervento da parte degli organi superiori. Siamo sconcertati dall’assenza di provvedimenti. Aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, così come le risse ed i tentati suicidi, sono purtroppo all’ordine del giorno, Servono fatti. Tutti i giorni i poliziotti penitenziari devono fare i conti con le criticità e le problematiche che rendono sempre più difficoltoso lavorare nella prima linea delle sezioni detentive delle carceri, per adulti e minori. Mi riferisco alla necessità di avere, a propria tutela, nuovi strumenti di operatività come il taser, kit anti-aggressioni, guanti antitaglio, telecamere portatili, per altro promessi da mesi dai vertici ministeriali ma di cui in periferia non c’è traccia alcuna”.