Palermo

Manutenzione stradale tra bando e proroghe

PALERMO – L’Urega ha pubblicato il bando per l’accordo quadro sulla manutenzione delle strade e dei marciapiedi. Si potrebbe aggiungere finalmente: da tre anni, cioè da quando il Consiglio comunale lo ha tolto alla Rap su input dell’ex Amministrazione Orlando, la quinta città d’Italia è senza il servizio di manutenzione stradale. Da allora si è andati avanti a forza di ordinanze sindacali che affidavano alla stessa azienda di igiene ambientale soltanto le emergenze e il pronto intervento in caso di incidenti. Una pratica, quella delle ordinanze prorogate di volta in volta, che il nuovo assessore ai Lavori pubblici Totò Orlando ha voluto stoppare, accelerando invece sull’accordo quadro da 46 milioni.

In attesa di aggiudicarlo, la Giunta Lagalla ha preferito optare per una soluzione ponte affidando nuovamente e temporaneamente il servizio alla Rap (fino a esaurimento fondi); e stavolta non solo per le riparazioni urgenti ma per “ogni attività complementare e collegata, volta al recupero delle superfici viarie e pedonali degradate di proprietà del Comune”. D’altra parte, era evidente che non si potesse più andare avanti in regime di emergenza: la città è disseminata di buche e fossi, anche pericolosi, con tutti i rischi del caso sia per la sicurezza degli automobilisti sia per le casse del Comune (che già non navigano in acque tranquille) a causa delle richieste di risarcimento.

L’accordo quadro della durata di quattro anni è diviso in otto lotti, uno per ogni Circoscrizione. Il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi ha parlato di “grande vittoria”: “La pubblicazione del bando per l’accordo quadro sull’affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade, marciapiedi e aree pubbliche, è per noi una grande vittoria. Ci siamo a lungo battuti perché si potesse perseguire la strada dell’affidamento ai privati di un servizio essenziale per la città e a lungo trascurato per carenze di organico e mezzi, sostenendo con forza, come unica soluzione possibile, quella dell’affidamento delle opere direttamente alle imprese tramite un accordo quadro. La pubblicazione di questo bando sancisce una nuova era, da noi a lungo auspicata, nella manutenzione delle strade della nostra città”.

Attenzione, però: l’accordo quadro consente di affidare il servizio pur non avendo i fondi. Il Comune, infatti, deve ancora reperire i 46 milioni previsti. La stipula dell’accordo, dunque, non rappresenterà una garanzia di avvio dei lavori né un vincolo di impegno immediato tra l’Amministrazione e l’appaltatore. Come ha detto l’assessore Orlando durante il dibattito in Aula sul Bilancio di previsione 2022, “la gara è comunque un passo avanti. Per due anni non abbiamo avuto neppure l’accordo quadro. Adesso cercheremo di trovare la copertura per i progetti attuativi, in parte con i fondi Gescal e in parte o con l’avanzo di amministrazione o con altri fondi che stiamo attivando con Regione e Stato”.

Soddisfatto Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo, la lista del sindaco Roberto Lagalla: “La pubblicazione del bando per l’accordo quadro sulla manutenzione delle strade consentirà a Palermo di voltare finalmente pagina: dopo anni di immobilismo e proroghe, finalmente si affiderà questo servizio e i cittadini potranno tornare ad avere strade sicure. Un risultato raggiunto grazie all’impegno dell’assessore Totò Orlando e a quanto previsto nel Piano triennale delle opere pubbliche dalla Giunta e dal Consiglio comunale e che ci farà recuperare il tempo perduto. Il nuovo accordo quadro, diviso in lotti, renderà più agevole l’affidamento dei servizi e, quindi, più celere il ritorno a una manutenzione ordinaria e straordinaria delle nostre strade”.

In attesa che subentrino i privati, dunque, sarà la società di piazzetta Cairoli a gestire il servizio. L’Amministrazione le ha destinato a tal scopo un contributo straordinario di tre milioni (due milioni per le strade, 700 mila euro per i marciapiedi e 300 mila per il pronto intervento). L’affidamento in house tramite “addendum” (un’integrazione) al contratto di servizio della Rap è sembrato il metodo più rapido per tornare ad avere quantomeno un servizio di manutenzioni. Il denaro dovrà bastare per pagare operai, noleggio degli automezzi, materie prime e attrezzature ma anche basole, dissuasori, piante e arredi per aiuole spartitraffico e marciapiedi.

Adesso la delibera verrà trasmessa al Consiglio comunale, che dovrà mettere nuovamente mano al contratto di servizio della partecipata di igiene ambientale per aggiungere questa integrazione fino “a esaurimento” dei tre milioni.

Nel parere di regolarità contabile, però, il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile ha sollevato più di una perplessità, più sul profilo tecnico che finanziario: “Ci si riserva – si legge – di condurre ogni ulteriore appropriato approfondimento contabile sulla proposta che verrà predisposta per il Consiglio comunale. […] La detta verifica si ritiene debba essere estesa anche: 1) alla mancanza nello statuto della Rap del detto servizio; 2) alle modalità attraverso le quali è stata espressa la congruità del costo; 3) all’accertato squilibrio della gestione economica societaria (della Rap, nda); 4) all’assenza di un adeguato obiettivo standard di qualità minimo da raggiungere; e 5) alla mancata previsione di un sistema sanzionatorio per il mancato raggiungimento degli obiettivi, come previsti nelle schede tecniche del previgente affidamento. Nulla è riferito, da ultimo, sull’avvenuto preventivo accertamento dell’effettiva capacità della Rap di svolgere il servizio”.