PALERMO – Nel corso di un’apposita conferenza stampa svoltasi nella giornata di ieri all’interno dell’aula Rostagno di Palazzo delle Aquile, il Comune ha presentato il numero di Conformità europea attribuito al mercato ittico all’ingrosso della città e a sette concessionari che operano all’interno della struttura di via Francesco Crispi.
Il numero identificativo (CEITD925T) attesta l’idoneità strutturale e igienico-sanitaria dell’immobile secondo le normative vigenti e, inoltre, la regolarità dei procedimenti relativi alla commercializzazione dei prodotti ittici, procedimenti posti principalmente a tutela della salute dei consumatori. Lo stesso riconoscimento è stato rilasciato ai sette concessionari che operano all’interno del mercato per attestare, anche per la parte di loro competenza, la salubrità del procedimento di acquisizione, conservazione e commercializzazione dei prodotti ittici.
“L’attribuzione – hanno sottolineato dal Comune – riveste notevole importanza per il mercato ittico cittadino e per i concessionari che vi operano, tenuto conto che la struttura aveva un numero Ce provvisorio attribuito nel 1997 e rinnovato con cadenza trimestrale. Con l’attribuzione del numero Ce definitivo, con i sub assegnati ai concessionari, così come prevede la conferenza Stato, Regioni e Province con l’accordo 5 novembre del 2015 numero 195, il mercato ittico di Palermo diventa il primo mercato in Sicilia che certifica l’attività di vendita all’ingrosso in conformità alla normativa europea vigente, assicurando l’adeguata e corretta gestione dei processi che presiedono alla commercializzazione dei prodotti ittici, garantendo la sicurezza e la tracciabilità del pesce a tutela della salute dei consumatori”.
L’impianto mantiene in via definitiva l’approval number assegnato e con tale identificativo resta iscritto nel Sistema nazionale degli Stabilimenti Sintesi Strutture ai fini dell’esercizio dell’attività. L’impresa alimentare deve garantire che gli alimenti trattati dallo stabilimento soddisfino le disposizioni della legislazione alimentare vigente in tutte le fasi della catena produttiva, verificando che tali disposizioni siano soddisfatte.
Il sindaco Leoluca Orlando ha espresso “apprezzamento per il prestigioso riconoscimento agli operatori concessionari del mercato ittico comunale e conferma di positiva innovazione che costituisce motivo di orgoglio anche per la città e di sicurezza per gli utenti del servizio”.
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessore comunale allo Sviluppo economico, Cettina Martorana la quale ha spiegato come questo riconoscimento ufficiale sia “il frutto della sinergica collaborazione tra le istituzioni: Comune di Palermo, Regione Siciliana e Asp. Questo risultato rappresenta un importante traguardo per la città di Palermo e conferisce grande valore al suo storico mercato ittico”.
Un punto, quello della collaborazione fra Enti pubblici, rimarcato anche da Daniela Nifosì, dirigente del Dipartimento per le Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, Servizio 7-Sicurezza alimentare, istituito presso l’assessorato regionale della Salute, secondo la quale grazie a tale sinergia “sono state superate annose criticità che hanno restituito alla città un’importante realtà produttiva che potrà operare nel rispetto dei criteri igienico sanitari e della sicurezza alimentare”.
“Finalmente – ha aggiunto Mario Richiusa, dirigente del Dipartimento di Prevenzione veterinaria dell’Asp di Palermo – dopo una lunga stasi del mercato ittico che venticinque anni fa aveva ricevuto il numero provvisorio, oggi siamo arrivati ad avere il riconoscimento definitivo per il Comune di Palermo. Questo lavoro, iniziato quasi un anno fa, nasce da una sinergia di intenti tra tutti gli operatori coinvolti che ringrazio per il lavoro svolto”.
Infine, è stata data voce anche agli operatori del settore con l’intervento di Filippo Calcagno, presidente dell’associazione concessionaria del mercato ittico di Palermo. “Desidero ringraziare l’Amministrazione comunale – ha detto – perché dopo tanti anni siamo riusciti a raggiungere un traguardo tanto inaspettato e che ci inorgoglisce. Il riconoscimento europeo ci consente di avere uno spiraglio verso il futuro e di organizzare un’attività che venga riconosciuta in tutta Europa come tracciata e sicure, unica in Sicilia”.