Palermo

Palermo, passi avanti per il cantiere del Monte Pellegrino

PALERMO – Nuovi passi in avanti per i quattro progetti da oltre trenta milioni di euro (finanziati dal Patto per il Sud) per mettere in sicurezza contro il rischio geologico il versante più pericoloso di Monte Pellegrino, quello che sovrasta l’Addaura e Vergine Maria.

Sono state aggiudicate, infatti, le gare per la progettazione esecutiva e per le indagini che dovranno portare all’avvio dei lavori nel 2021 (salvo contrattempi causati dal Covid-19). Le aree interessate sono tutte classificate come R3 ed R4, quelle cioè in cui il rischio per la popolazione è indicato come elevato o molto elevato e in cui in base ai parametri previsti dalla legge c’è un “concreto e grave rischio per la popolazione residente”. Probabile il trasloco forzato per alcune decine di famiglie per l’intera durata dei lavori, quasi quattro anni.

La Regione Siciliana gestirà la fase amministrativa tramite l’Ufficio contro il dissesto idrogeologico guidato dal governatore Nello Musumeci e dal commissario Maurizio Croce. Il Comune manterrà invece la responsabilità della Direzione dei lavori. Il maxi intervento è stato diviso per motivi economici e tecnici in quattro lotti e la progettazione è stata affidata a due diversi raggruppamenti: quello guidato dalla Rpa Srl si è aggiudicato due lotti per un totale di 1,1 milioni mentre l’altro guidato dalla Sering Ingegneria Srl per complessivi 490 mila euro. I progetti, salvo deroghe legate all’epidemia Coronavirus, dovranno essere ultimati entro la fine dell’anno mentre i lavori dovrebbero concludersi entro dicembre 2023.

Un’opera che si attende dal 2005 – hanno precisato dall’Ufficio del commissario Croce – in un’area che negli anni ha registrato diversi casi di crolli di blocchi lapidei, con interventi di somma urgenza a salvaguardia della pubblica incolumità e a protezione delle sedi stradali, delle infrastrutture, delle abitazioni e delle aree alle pendici del monte. La zona ha anche un grande valore archeologico e naturalistico per la presenza delle grotte paleolitiche dell’Addaura, tra le più importanti d’Europa, all’interno delle quali sono presenti sulle pareti, e ancora in buono stato di conservazione, una serie di incisioni rupestri. Tra le soluzioni tecniche contemplate nel progetto, la collocazione di pannelli di rete, l’ancoraggio di massi con funi metalliche e chiodature di adeguata sezione e lunghezza, la pulizia e il distacco di massi in equilibrio instabile, il montaggio di barriere elastiche ad alto assorbimento di energia”.

Anche Palazzo delle Aquile ha ricordato che “tutta l’area di Monte Pellegrino sui vari versanti è stata oggetto di diversi interventi già dal 2007, ma solo ora si potranno finalmente affrontare i problemi delle due aree in cui è maggiore la presenza umana. Dei quattro lotti, il principale è quello D, relativo all’area sovrastante la borgata di Vergine Maria e più prossima al cimitero dei Rotoli. Qui i lavori avranno un costo stimato di circa 13 milioni di euro, mentre gli altri tre lotti avranno complessivamente un costo di 17 milioni. Il lotto A, che ha un valore di circa 9 milioni è quello all’interno del quale ricadono le famose grotte con le incisioni rupestri, che potranno quindi tornare fruibili al termine dell’intervento”.

Per il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Maria Prestigiacomo “si tratta di un importantissimo passo avanti per la prevenzione del rischio e per restituire Monte Pellegrino alla sua piena fruizione in sicurezza. Un risultato importante anche della collaborazione con la Regione perché questi interventi possano procedere con la massima velocità”.