Il capoluogo siciliano sta vivendo un momento storico di transizione politica importante. Le diverse espressioni politiche si preparano ad affrontare le elezioni amministrative che si terranno nel 2022. Dovranno fare i conti con l’insoddisfazione, la delusione e l’amarezza dei cittadini acuita dalla pandemia che ha dato il colpo di grazia a un’economia, che sul territorio, era già sofferente. Il QdS.it ha parlato del futuro politico di Palermo con Andrea Mineo, che oltre a essere consigliere comunale di Forza Italia a Palermo è coordinatore regionale FI giovani.
Palermo una città che vive mille emergenze. Ma nel 2022 ci sarà una scadenza importante, quella del mandato di questa Amministrazione. Come si sta preparando Forza Italia?
“Il 2022 sarà l’anno della liberazione. Dopo 10 anni di governo Orlando i palermitani potranno esprimersi e probabilmente sceglieranno il centrodestra unito e competitivo che in questi anni è stata la forza responsabile con alla guida Forza Italia, primo partito della coalizione della minoranza. Nel frattempo i palermitani devono fronteggiare una quotidianità fatta di proclami dove la parola normalità ha perso ogni significato, con un’Amministrazione che spesso adotta scelte demagogiche senza ascoltare le esigenze dei cittadini. Un’amministrazione che si è dimenticata dei problemi delle periferie, di chi fa impresa e vuole mettere in piedi un’attività produttiva e deve ogni giorno lottare contro la burocrazia farraginosa. Basti pensare che se non fosse stato per il senso di responsabilità della minoranza, con Forza Italia in primis, non avremmo ottenuto i fondi necessari per salvaguardare scuole, strade e cimiteri. Emergenze che sono state per fin troppo tempo sottovalutate”.
Sul fronte nazionale Forza Italia ha risposto positivamente all’appello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella sul nome Mario Draghi. Quali gli scenari per la Sicilia?
“Mi preme sottolineare un dato politico inoppugnabile ossia che il presidente Silvio Berlusconi ha dimostrato ancora una volta di essere uno statista. Infatti, la proposta del governo dei migliori, avanzata da lui stesso qualche tempo fa, ha trovato piena corrispondenza nelle parole del presidente Mattarella. Forza Italia sosterrà convintamente un governo dei migliori, un governo che si preoccupai di mettere in atto azioni concrete per l’Italia, soprattutto in un momento in cui stanno arrivando tanti fondi e devono essere spesi non per misure di grande inefficacia assistenzialista e per le quali si è contraddistinto il governo precedente, ma per misure che creino un moltiplicatore economico che significa posti di lavoro, infrastrutture, sviluppo e soprattutto attenzione per la Sicilia, che è la regione in questo momento maggiormente penalizzata, e per tutto il Meridione in termini di sviluppo serio e concreto”.
Coordinatore regionale Forza Italia giovani, un grande lavoro sul territorio, una squadra che cresce e che si caratterizza per una forte presenza giovanile.
“Forza Italia è un partito che in Sicilia funziona bene e per questo siamo grati alla leadership illuminata del nostro coordinatore regionale e al nostro gruppo dirigente fatto di parlamentari regionali capaci, competenti e presenti sui territori. Abbiamo una classe dirigente di livello che cresce ogni giorno arricchendosi anche del contributo di tanti giovani. Da un anno abbiamo rimesso in piedi il coordinamento regionale di Forza Italia giovani e rispetto al punto di partenza non ci aspettavano abbiamo ottenuto grandi risultati. Sono molto soddisfatto del lavoro svolto in tutte le province dai nostri 9 coordinatori provinciali, dai responsabili dell’area metropolitana che ci hanno permesso di avere grandi risultati sia in termini di proposte che al momento in cui ci sono state le competizioni elettorali, maturando anche una coscienza critica e una presenza territoriale non indifferente. Siamo riusciti ad entrare nelle università, siamo presenti in tutti i tavoli importanti dei movimenti giovanili e siamo il primo e unico laboratorio politico giovanile siciliano che funziona. Questa è un’altra scommessa vinta del coordinamento regionale della Sicilia”.
Veronica Gioè