Dopo quaranta giorni il missionario laico Biagio Conte ha interrotto il suo digiuno, iniziato il 17 febbraio per invocare la fine della pandemia.
Il fondatore della Missione di Speranza e Carità di Palermo, che ospita circa 400 persone in difficoltà, ha lasciato il sagrato della Cattedrale di Palermo, dove ha trascorso l’intero periodo quaresimale di penitenza.
Molto provato, è stato aiutato dai volontari e si è trasferito in una delle sedi della comunità.
“Chiedo a tutti, al sindaco di Palermo e a tutti i sindaci, al presidente della Regione Sicilia, a tutti i presidenti di Regione e a tutte le autorità di ogni Stato, a ogni uomo e ad ogni donna di questa umanità di affidarsi alla preghiera e al rispetto dei valori, di unire la preghiera alle giuste opere.
Se vogliamo il bene di questa società, dobbiamo collaborare tutti insieme”, ha detto.