Palermo

Palermo, opere pubbliche, ecco il Piano che disegna la città del futuro

PALERMO – Stop al nuovo cimitero a Ciaculli, nuova conferma per il tram in via Libertà, sbloccate le ristrutturazioni del Ponte Oreto e della piscina comunale. Sono queste le principali novità del Piano triennale delle opere pubbliche 2022, approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale con 18 voti favorevoli, 15 astenuti e nessuno contrario.

Il via libera al Piano triennale nell’anno di riferimento, seppur quasi allo scadere, rappresenta un ritorno alla normalità dopo anni di polemiche, ritardi, veti incrociati e persino occupazioni di Sala delle Lapidi: il Ptop 2021 (che ha già “salvato” una prima volta la contestatissima linea A del tram) è stato approvato a maggio di quest’anno, quello di due anni fa addirittura a novembre 2021. La sorpresa più clamorosa è arrivata da un emendamento dell’opposizione (appoggiato dalla maggioranza e votato quasi all’unanimità) che stralcia il progetto del nuovo camposanto a Ciaculli dirottando (tramite un ordine del giorno del centrodestra) i 12,5 milioni accantonati dalla precedente Amministrazione sull’ampliamento dei cimiteri esistenti (Rotoli e Santa Maria di Gesù) e sull’attivazione del forno crematorio e dei campi di inumazione ai Rotoli.

L’emendamento, presentato da Antonino Randazzo del M5s e votato anche dal centrosinistra, sconfessa in toto, dunque, la linea dell’Amministrazione Orlando, che sulla struttura di Ciaculli aveva puntato molte delle sue fiches per risolvere l’emergenza sepolture. “Più che impazziti – ha detto in Aula il capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo – i partiti di centrosinistra sono rinsaviti. Con tutte le criticità emerse anche durante la scorsa consiliatura, quest’opera non verrà mai realizzata: terreni da espropriare, falde acquifere, opere aggiuntive. Anche la cultura dei cittadini palermitani è cambiata notevolmente: adesso preferiscono, più che le tombe, i campi di inumazione”.

I consiglieri e le consigliere dei gruppi Azione-Più Europa-Oso, M5S, Pd e Progetto Palermo hanno spiegato così la loro proposta: “Abbiamo messo in sicurezza il parco agricolo di Ciaculli – hanno scritto in una nota – da un’inutile cementificazione, non trascurando però la grave emergenza cimiteri. Attraverso un ordine del giorno, anche questo approvato all’unanimità, infatti, abbiamo impegnato l’Amministrazione comunale a utilizzare le somme liberate per l’ampliamento dei cimiteri esistenti e approfondire la possibilità di crearne nuovi all’interno delle cave dismesse nel territorio di Palermo, come nei cimiteri-bosco di tutta Europa. Questa risposta è certamente più tempestiva, organica e rispondente all’urgenza con cui bisogna intervenire sul tema”.

Non è passato, al contrario, l’altro emendamento di peso sulla linea A del tram. Ancora una volta il gruppo Oso ha tentato di far cassare questa tratta che attraverserà via Libertà. Durante la campagna elettorale il centrodestra ne aveva fatto un argomento di bandiera promettendo quantomeno di rivederne il tracciato ma dopo l’insediamento l’Amministrazione Lagalla ha dovuto fare i conti con la realtà limitandosi a invertire la priorità di realizzazione (si inizierà dalla linea C) per evitare di perdere i finanziamenti. Posizione ribadita in maniera esplicita in Aula dall’assessore ai Lavori pubblici Totò Orlando: “Daremo priorità alla linea C che chiuderebbe l’anello del tram (collegando la circonvallazione alla Stazione centrale, nda) ma la Giunta non intende eliminare alcuna tratta. Nell’emendamento di Giulia Argiroffi (consigliera del gruppo Oso, nda), invece, si va oltre proponendo di eliminare la tratta A dal progetto. Non ci sono differenze di obiettivi tra maggioranza e Amministrazione ma non possiamo seguire la consigliera sul mancato inserimento della tratta A”.

Per l’opposizione “non può certamente passare inosservata la contraddizione in cui questa maggioranza e l’attuale Amministrazione sono cadute, avendo confermato la realizzazione dalla linea A del tram, contrariamente a quanto sostenuto in campagna elettorale”.

Da una proposta dello stesso assessore Orlando è arrivata anche l’idea di dividere la ristrutturazione del Ponte Oreto in due lotti. Entro dicembre potrebbe essere indetta la gara per il primo che da solo vale 3,8 milioni di euro, con i cantieri pronti a partire già nei primi mesi dell’anno prossimo. L’intervento è stato finanziato con i fondi Cipe del 2009 dopo un’attesa di “appena” tredici anni. Resta da finanziare il secondo lotto, che include anche la sistemazione del ponte in vista della futura linea D del tram.

“Un intervento di straordinaria importanza per la città – ha commentato Dario Chinnici, capogruppo di Lavoriamo per Palermo – che mette in sicurezza una delle principali arterie di collegamento di Palermo da cui ogni giorno transitano migliaia di veicoli, compresi quelli che dall’autostrada devono raggiungere il centro. Il restauro del ponte ha subito per troppi anni ritardi e intoppi burocratici che adesso saranno solo un lontano ricordo”.

Sono 23 gli appalti che potrebbero essere avviati entro la fine dell’anno grazie al Ptop 2022. Tra le opere previste ci sono: l’adeguamento alle normative del Coni della piscina comunale e la copertura della vasca esterna, i parcheggi di interscambio lungo le linee del tram (Don Bosco, Francia, De Gasperi, Boiardo, Libertà, Ungheria, Giulio Cesare per un esborso complessivo da oltre 250 milioni), la realizzazione dei poli scolastici nord e sud dall’ex Patto per Palermo, il restauro e recupero dei parchi comunali (su tutti il parco Piersanti Mattarella ex Giardino Inglese e il Giardino Garibaldi), la riqualificazione del lungomare di Barcarello.