Palermo

Palermo per i diritti: uniti contro la pena di morte

PALERMO – È stata deliberata l’adesione del Comune del capoluogo all’iniziativa proposta dalla Comunità di Sant’Egidio, fondatrice della rete di Municipalità “Città per la Vita / Città contro la pena di Morte” – “Cities for life/Cities against the Death Penalty”. Il Municipio ha proclamato per il 30 novembre, in concomitanza con la giornata internazionale per l’abolizione della pena di morte, la Giornata cittadina “Città per la Vita/ Città contro la pena di Morte”.

La Giornata delle “Città per la vita”, come viene spiegato dalla Comunità di Sant’Egidio, rappresenta la più grande mobilitazione contemporanea planetaria per indicare una forma più alta e civile di giustizia, capace di rinunciare definitivamente alla pena capitale.

“È con senso di responsabilità – ha dichiarato il sindaco Roberto Lagalla – che la Giunta comunale ha votato all’unanimità l’adesione di Palermo all’iniziativa proposta dalla Comunità di Sant’Egidio della rete di municipalità “Città per la vita/Città contro la pena di morte”.

“Con questa adesione – ha spiegato il primo cittadino – anche Palermo entra a far parte di questa rete di Comuni e sarà in prima fila, il prossimo 30 novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la pena di morte”.

“Una significativa affermazione dei diritti da parte di Palermo – ha concluso Lagalla – convinto che ogni comunità cittadina, per voce dei propri organi rappresentativi, deve operare quale soggetto collettivo capace di concorrere all’accrescimento del rispetto della vita e della dignità dell’uomo in ogni parte del mondo”.

Quella celebrata il 30 novembre di ogni anno, è stato spiegato dalla Comunità di Sant’Egidio, è una giornata che non solo ricorda un passo storico verso l’umanità – l’abolizione della pena di morte da parte del Gran Ducato di Toscana nel 1786 – ma riafferma anche un impegno globale per una giustizia più compassionevole e civile.

“Città per la Vita, Città contro la Pena di Morte” è più di un evento. È un movimento che si espande oltre i confini geografici. Questa iniziativa annuale vede la partecipazione di migliaia di città in tutto il mondo, ognuna delle quali si impegna a promuovere una cultura di vita e giustizia.

Le città, animate dai loro amministratori e cittadini, diventano palcoscenici di mobilitazioni, eventi educativi e dibattiti pubblici. Le scuole e le università si trasformano in hub di riflessione e dialogo, mentre i monumenti storici si illuminano, simboli luminosi di resistenza contro una pratica arcaica e crudele.