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Palermo, il primo bilancio di Lagalla: “Non metteremo mani in tasca ai cittadini”

“Questo è il punto di arrivo di un percorso amministrativo che è durato più di qualche mese, ma, certamente, è il trampolino con il quale ripartire e dare contentezza finanziaria e gestione amministrativa corrente al comune nel corso del 2023. Sarà un anno che sarà segnato dalla definizione del Piano di riequilibrio subito dopo la firma dell’accordo con lo Stato e dal nuovo bilancio 2023-2024”. Con questa dichiarazione, il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha sintetizzato la conferenza-stampa tenutasi a Palazzo delle Aquile.

Lagalla: “Stabilizzati 56 assistenti sociali”

Il sindaco non ha risparmiato dati e dichiarazioni sui più disparati problemi che affliggono la città da anni e ha prospettato alcune delle riforme in atto che renderanno migliore il capoluogo siciliano. Sulla riforma amministrativa in vigore dal 9 gennaio di quest’anno, il sindaco ha dichiarato: “Non a caso, sono stati stabilizzati 56 assistenti sociali ed è stato annunciato che saranno immessi in servizio undici nuovi amministrativi tecnici. Questa riorganizzazione è necessaria per recuperare e stabilizzare la situazione finanziaria del comune”.

“I cittadini non pagheranno l’aumento dell’Irpef”

A proposito del patto con lo Stato e del piano di riequilibrio, il sindaco ha precisato: “I 180 milioni alimentano e finanziano il patto con lo Stato che è cosa diversa dal piano di riequilibrio che segue il patto. Il patto è alimentato dai 180 milioni cui si aggiungono i 40 milioni per il 2024, alcune economie rese possibili dalla legge finanziaria per 12 milioni di euro nel 2023, mentre il piano di equilibrio è quell’insieme di azioni che consentiranno di procedere in autonomia e sicurezza finanziaria tra il contributo dello Stato e un miglior assetto dei conti del comune. Siccome si continua a dire che il piano di equilibrio è ancora quello della precedente amministrazione, è vero, perché non abbiamo messo mano al piano di equilibrio. Se vi abbiamo messo mano, è stato per sterilizzare un aumento di circa 50 milioni di euro dell’Irpef che i cittadini palermitani avrebbero dovuto pagare nel 2022 a fronte non si sa di che cosa.  I cittadini non pagheranno l’aumento dell’Irpef e abbiamo già previsto con una possibilità di totale sterilizzazione l’annullamento di oltre i quattro/quinti dell’Irpef previsto nel 2023″.

L’emergenza cimitero

Poi, il sindaco ha discusso anche dei problemi attuali della città come la situazione cimiteriale, su cui ha affermato: “Noi, oggi, contiamo ancora 1080 bare insepolte e sono tante, ma abbiamo assicurato degli arrivi che ci sono stati nel corso di questi mesi, riducendo il numero iniziale. Ci siamo resi conto dell’inevitabile lentezza dei processi con le regole ordinarie, motivo per cui il Governo e la Protezione civile nazionale hanno ritenuto di dover accogliere la nostra proposta di commissariamento che durerà fino al 31 dicembre 2023. Durante quest’anno, intendiamo operare per assicurare la sepoltura delle bare insepolte e mettere la struttura dei Rotoli in condizione di migliore agibilità per implementare glia spazi cimiteriali di pertinenza comunale”.

Ponte Corleone e linee tramviarie

Inoltre, sull’altro grande problema che è la viabilità sono già in corso profondi interventi, come quello sul ponte Corleone la cui stabilizzazione dei pilastri e l’allargamento della carreggiata sono già stati finanziati. Infine, l’amministrazione sta procedendo al rafforzamento delle linee tramviarie con l’ampliamento della linea B e con il congiungimento con la linea C per completare il circuito tramviario cittadino.

L’intervento al QdS dell’assessore Maurizio Carta

L’assessore con delega al ramo Urbanistica e relativa pianificazione strategica, Maurizio Carta, è intervenuto al QdS per parlare della questione viabilità che riguarda la circonvallazione e non solo: “Palermo ha bisogno di più soluzioni integrate per risolvere il grave problema dell’attraversamento dei mezzi pesanti che non abbiano Palermo come destinazione. Da un lato abbiamo la necessità di fluidificare la connessione tra le autostrade A20 e A 19, non interessando la circonvallazione che così potrà tornare ad essere una grande dorsale di distribuzione urbana e a questo dovrà servire la Pedemontana”.

“Poi, – aggiunge l’assessore – esiste un’altra criticità da risolvere che riguarda l’attraversamento dei mezzi che hanno il porto come destinazione o come origine. Per risolvere questo problema, si sta verificando la fattibilità della strada subacquea. A fronte degli esiti dei due studi, si verificherà e si valuterà se sono entrambe realizzabili e attuabili”.