Cronaca

Processo Open Arms, la difesa di Matteo Salvini: “La nave dell’Ong poteva andare in Spagna”

“Open Arms ha avuto innumerevoli possibilità di fare sbarcare i migranti soccorsi, ma ha opposto innumerevoli rifiuti e dall’1 al 14 agosto del 2019 ha scelto di bighellonare anziché andare nel suo Stato di bandiera, in Spagna”. Con queste parole, Giulia Bongiorno – l’avvocato alla guida della difesa del vicepremier Matteo Salvini – ha iniziato l’arringa al Pagliarelli di Palermo, luogo in cui è presente anche lo stesso imputato.

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Accusato di sequestro di persona, la procura generale ha richiesto una pena a sei anni di carcere per Matteo Salvini, all’epoca dei fatti Ministro dell’Interno.

Open Arms, l’accusa nei confronti di Matteo Salvini

Secondo quanto affermato dalla Procura, con i pm Geri Ferrara e Giorgia Righi in primo piano, vietando lo sbarco di 147 migranti della nave ONG Open Arms nell’estate del 2019, Matteo Salvini – in quel periodo ministro dell’Interno – avrebbe commesso un vero e proprio sequestro di persona.

L’accusa, infatti, sostiene che Matteo Salvini abbia violato le “convenzioni internazionali e delle normative interne sul soccorso in mare e la tutela dei diritti umani”. Inoltre, l’accusa parla anche di “abusi dei poteri conferitigli come autorità nazionale di pubblica sicurezza”.

Palermo, processo Open Arms: la Lega scende in piazza a sostegno di Matteo Salvini

A partire dalle ore 10 di questa mattina, davanti al Teatro Politeama di Palermo, ministri, deputati, senatori, parlamentari regionali e sostenitori della Lega si sono riuniti per sostenere Matteo Salvini. Come noto, il vicepremier è il soggetto accusato nel corso del processo Open Arms, di cui si sta discutendo in questi minuti nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. A difesa dell’ex ministro c’è Giulia Bongiorno, mentre lo stesso Salvini è presente in aula.