Cronaca sindacale

Palermo, 40 operai ex Keller protestano alla Regione: fissato incontro con Musumeci

Sono quaranta i lavoratori ex Keller che hanno occupato stamattina alle 7 alcuni uffici della presidenza della Regione Siciliana, a Palermo.

Da un mese gli operai sono impegnati a seguire un corso formativo all’interno dell’Anas, con la quale la Regione ha stipulato una convenzione. Tuttavia, a oggi, i lavoratori sono presenti negli uffici per attività conoscitive e propedeutiche.

A seguito dell’agitazione, è stato deciso di fissare per martedì prossimo un incontro con il governatore siciliano Nello Musumeci e l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone.

Lentini: “Piena solidarietà agli operai ex Keller”

“Agli operai ex Keller che manifestano alla presidenza della Regione a Palermo va la mia piena solidarietà perché si trovano in uno stato di oggettiva difficoltà e il governo regionale è chiamato a dare una risposta”, afferma il deputato regionale siciliano Totò Lentini.

“Apprendo che è stato programmato un incontro tra il presidente Musumeci, l’assessore Falcone e gli operai per martedì prossimo e sono certo che si arriverà a una soluzione condivisa”.

“Contratto rischia di portare lavoratori alla fame”

Sempre Lentini precisa “il Parlamento siciliano con una legge ha dato risorse per 3 anni per la formazione e per l’eventuale assunzione di coloro che supereranno l’esame finale. Tutto questo grazie a una convenzione in tirocinio tra Anas e assessorato regionale Infrastrutture e mobilità”.

“Dopo due anni di sit-in e scioperi, il Governo ha trovato l’accordo per inserirli in Anas. Il contratto fra lavoratori, Anas e Regione rischia di portare alla fame i lavoratori e le loro famiglie”.

“Governo delle rivedere contratto prima di fine legislatura”

“Per risolvere il problema il governo regionale deve rivedere il contratto prima della chiusura della legislatura, affinché gli ex operai Keller possano svolgere la formazione con l’affiancamento, soltanto così potranno essere pagati”.

“Voglio sottolineare che il parlamento e il Governo regionali fin dal primo giorno di legislatura hanno dichiarato di voler chiudere definitivamente col precariato e anche con tutti quei lavoratori rimasti nel limbo”, conclude Lentini.