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Palermo, Quattro Canti sotto una nuova luce grazie all’impegno preso da Noon

I problemi della città di Palermo sono stati messi all’asta e “accattati” da imprenditori e aziende del territorio, che hanno deciso di spendersi in prima persona per risolverli e dare un contributo fattivo al miglioramento della loro città. È questo il fulcro dell’evento promosso da Sicindustria e svoltosi, nei giorni scorsi, nella Stazione Marittima del capoluogo siciliano alla presenza di importanti rappresentanti istituzionali quali, tra gli altri, il sindaco Roberto Lagalla e l’assessore all’Urbanistica e al Centro storico Maurizio Carta e noti personaggi del mondo dello spettacolo e dell’informazione.

L’evento si è svolto nell’ambito di una cena, a conferma di quanto sia importante anche il fattore umano, di quanto valga la dimensione sociale. Tra le tante imprese virtuose che hanno risposto all’appello c’è anche Noon, realtà leader nella progettazione ed esecuzione di impianti fotovoltaici. Attiva nel settore dell’impiantistica industriale, si focalizza soprattutto sull’efficientamento energetico e si rivolge alle imprese, alla Pubblica amministrazione e ai privati. Un’azienda nata dall’esperienza decennale di tre soci, che hanno portato in dote un know how di assoluto rilievo.

Il problema “comprato” da Noon è stato l’ultimo – ma non certo il meno importante – tra quelli presenti nella lista stilata dal Comune: l’illuminazione artistica dei Quattro Canti. Una scelta di rilievo e certamente prestigiosa, visto lo straordinario valore storico, simbolico e architettonico del luogo, punto di riferimento ed essenza stessa delle bellezze di Palermo. Una “mission impossibile”, così la definisce l’azienda, per tutta una serie di ragioni che – lungi dallo scoraggiare – hanno invece spinto Noon a credere con maggiore convinzione nella possibilità di affrontare e vincere questa sfida.

Primo “gradino” quello del valore economico dell’intervento richiesto, stimato dall’Amministrazione comunale in circa 15 mila euro. Cifra importante ma che – questa è la sensazione dell’impresa – è destinata a lievitare, anche in linea con l’ambizioso progetto in fase di sviluppo. L’idea sarebbe quella inserire luci a led di ultima generazione che – oltre a garantire il risparmio e l’efficientamento energetico, vere e proprie bandiere di Noon – offrirebbero la possibilità di far cambiare colore alle statue che “incorniciano” i Quattro Canti. Tutto ciò con l’obiettivo di creare uno straordinario effetto scenografico, soprattutto in momenti speciali per la città e per i palermitani. Si pensi, per esempio, ai giorni del Festino di Santa Rosalia o ad altre occasioni e ricorrenze speciali.

Le luci dinamiche, insomma, saranno il fulcro dell’illuminazione artistica realizzata da Noon. Un intervento che vuole rendere, ancora di più, questo incantevole luogo un’attrattiva turistica. Un esempio di come la modernità e la tecnologia più avanzata possono coniugarsi, in maniera assolutamente vincente, con la tradizione e i simboli eterni del passato. Una “mission impossible”, appunto, che non sarebbe tuttavia la prima affrontata con successo dall’azienda palermitana.

Noon, infatti, è famosa per riuscire in interventi e installazioni che altri non riuscirebbero nemmeno a concepire, in ardite realizzazioni che costituiscono un modello e un punto di riferimento, non soltanto rispetto ai confini siciliani ma anche in ambito nazionale. Particolarmente rilevanti, da questo punto di vista, sono le collaborazioni con numerose imprese che hanno portato alla realizzazione di impianti avanguardistici. Impianti che hanno dato un supporto fondamentale a tante realtà isolane, messe in difficoltà dalla crisi energetica e dell’aumento dei costi.

Ma quali sono le ragioni che hanno spinto Noon a prendere parte all’iniziativa di Sicindustria e a scegliere proprio questo problema? Innanzitutto il desiderio di dare qualcosa alla società, per lasciare un segno importante della propria presenza. Una scelta che, possiamo dire, nasce anche da una logica da “do ut des” in virtù della quale è giusto ed etico dare qualcosa in cambio, in questo caso al Comune di riferimento ma anche ai suoi cittadini, quando si è ricevuto. Ed è proprio il concetto di etica, insieme alla responsabilità sociale e al senso di comunità alla base di questa “avventura” intrapresa da Noon.

La scelta dello specifico problema, com’è facile intuire, è stata poi pressoché scontata ed inevitabile. Un intervento, quello per l’illuminazione artistica dei Quattro canti, che calza a pennello con la quotidiana attività di Noon e che le permetterà di esprimere al massimo tutto il suo potenziale e tutta la sua capacità professionale. Una scelta, ovviamente, che rientra anche in una logica di promozione e autopromozione, ma d’altra parte era anche questo lo scopo dell’iniziativa promossa da Sicindustria. Dare visibilità a quegli imprenditori e quelle realtà aziendali, come Noon, che costituiscono un esempio virtuoso in un contesto socio-economico in cui fare impresa è sempre più complicato. Ma è proprio dal tessuto imprenditoriale sano che può partire un importante percorso di crescita, rinascita, sviluppo. L’idea di base è quella di esportare un modello vincente, incarnato appunto dalle eccellenze imprenditoriali, nel tessuto e nella quotidianità di una città come Palermo, ma il discorso varrebbe ugualmente per numerosissime realtà del Mezzogiorno d’Italia, in cui c’è un enorme potenziale sopito e spesso inespresso.

Ma quali saranno i prossimi passi che dovrà fare Noon per iniziare, concretamente, il suo importante intervento ai Quattro Canti? L’attuale fase è quella dei lavori di progettazione preliminari, quelli cioè indispensabili per mettere nero su bianco un progetto soddisfacente e perfettamente adatto al contesto in cui si interviene. In particolare, l’azienda palermitana sta adesso effettuando i calcoli illuminotecnici, vale a dire quelle precise e complesse operazioni tecniche volte a definire la qualità e la quantità di luce emessa da inserire in un ambiente, in relazione al numero delle fonti nonché alla luce riflessa dalle diverse superfici che si trovano nell’ambiente stesso e in funzione della destinazione d’uso specifica. Considerato il luogo in cui si interverrà e l’avveniristico progetto di Noon si può facilmente intuire quanto sia importante questa fase, il suo valore specifico nel complesso delle operazioni da attuare.

Non appena verrà ultimato questo momento di analisi preliminare, sarà la volta di definire e chiarire tutti gli aspetti burocratici, coordinandosi con la Pubblica amministrazione e con tutti gli uffici competenti – come per esempio la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali – affinché si trovi la soluzione migliore per la valorizzazione e la tutela del bene. Una fase che, pur nel rispetto di prerogative e norme di legge, dovrà comunque essere il più celere possibile così da non far arenare l’iniziativa.

Nei prossimi giorni, inoltre, è in programma un incontro con l’assessore comunale al ramo, Maurizio Carta. Il vertice servirà a definire ulteriormente i prossimi passi e ad avviare, concretamente, la progettualità per l’illuminazione artistica dei Quattro Canti. Al momento è complicato prevedere e immaginare quali saranno i tempi tecnici necessari per realizzare e ultimare i lavori, dal momento che entreranno in gioco numerose variabili, anche e soprattutto legate agli aspetti burocratici. Un riferimento temporale importante, ovviamente, è quello del Festino di Santa Rosalia, momento speciale per tutta la città, soprattutto in questi anni dopo lo stop forzato causa Covid. L’idea dell’impresa palermitana, in attesa che gli interventi vengano portati a termine in via definitiva, è quella di un’installazione mobile, già a partire da quest’anno, in occasione delle celebrazioni dedicata al culto della Santuzza. Un’operazione che, chiaramente, necessiterà il benestare del Comune di Palermo, ma che rappresenterebbe certamente un gran risultato: sia per l’intrinseco valore artistico, sia perché darebbe un primo “indizio” di come quell’area verrà trasformata e valorizzata in seguito all’intervento di Noon.

Una prima tappa, dunque, utile anche e soprattutto per i cittadini palermitani, che avrebbero l’occasione di vedere con i propri occhi come uno dei tanti problemi della città può essere risolto grazie alla collaborazione tra Pubblica amministrazione e soggetti privati, privati volenterosi di spendersi in prima persona per il bene della propria comunità.