PALERMO – L’amministratore unico della Rap, Girolamo Caruso, non fa marcia indietro. Anzi, dopo lo scontro in Consiglio comunale sul bando per l’assunzione di 46 autisti di camion e compattatori, rilancia con il nuovo Piano del fabbisogno del personale che prevede il reclutamento di un totale di 306 operai e sei dirigenti.
“Il nuovo Piano del fabbisogno del personale – conferma una nota della società di igiene ambientale – prevede duecento operai e quattro dirigenti che si aggiungono alla forza lavoro già autorizzata dalla Giunta comunale che prevedeva 106 operai, 46 autisti e due dirigenti”. Proprio la mancata approvazione del Piano industriale e del relativo Piano del fabbisogno aveva rappresentato, durante una sessione congiunta delle Commissioni Bilancio e Partecipate, il pomo della discordia con i consiglieri di opposizione, che avevano chiesto formalmente a Caruso di bloccare tutto.
Ugo Forello del gruppo Oso, in particolare, aveva parlato di “procedure illegittime” e di “clientelismo da campagna elettorale” minacciando di “depositare il verbale della seduta alla Procura della Corte dei Conti”. Senza contare che il Comune è in pre-dissesto e gli uffici sono al lavoro per elaborare (semmai Sala delle Lapidi dovesse dare il suo consenso alla procedura di riequilibrio) un piano di risanamento da novecento milioni di euro che potrebbe avere effetti anche su spese e assunzioni.
Caruso aveva replicato ricordando i “655 operai e autisti persi in pochi anni a causa dei pensionamenti” e che l’alternativa, se gli itinerari di raccolta non vengono completati, è il ricorso (oneroso) alle ditte private, altrimenti “la città resta sporca”. L’amministratore unico ha deciso così di accelerare annunciando che “l’azienda sta continuando con il percorso già intrapreso riguardante l’organizzazione interna della società” e che “ha approvato con propria determina il piano industriale 2022/2024 con annesso il piano del fabbisogno del personale triennio 2021/2023”.
“Successivamente alla condivisione con le organizzazioni sindacali – ha aggiunto – dopo due giorni di intenso confronto, gli atti sono stati trasmessi al socio unico e ai competenti uffici comunali affinché, dopo le prescritte autorizzazioni, si possa immediatamente dare corso alle azioni ivi previste e necessarie per un concreto rilancio della Rap in termini di forza lavoro e investimenti”.
I due documenti dovevano infatti passare al vaglio della Cabina di regia istituita al Comune, che era prevista per il 2 settembre ma che “è stata rinviata a martedì 7 settembre – si legge in una nota di Palazzo delle Aquile – per impegni istituzionali inderogabili del segretario generale”.
Anche i sindacati hanno sottolineato come le carenze di personale incidano negativamente sull’efficacia del servizio: “Tra il 2014 e il 2021 – ha ricordato Andrea Gattuso della Fp Cgil Palermo – la Rap ha registrato una sensibile riduzione del personale passando dalle 2.337 unità in forza al primo marzo 2014 alle 1.699 unità al primo gennaio 2021, con una diminuzione di personale pari quindi a 638 unità in meno di sette anni, dovuta soprattutto ai pensionamenti che, vista l’alta età media dei lavoratori, sono previsti anche nei prossimi mesi. È evidente che la significativa riduzione del personale di questi anni, insieme all’aumento delle zone della città che rientrano nel piano della raccolta differenziata, abbia procurato non poche difficoltà all’azienda e ai lavoratori, difficoltà che purtroppo si sono riversate nell’efficienza del servizio e quindi sulla città e su chi la vive”.
Per la Fp Cgil Palermo “è necessario dunque al più presto procedere in direzione del rafforzamento dell’organico di Rap con l’assunzione di almeno 200 unità da assegnare al servizio di raccolta, allo spazzamento, allo svuotamento dei cestini e all’igiene del suolo”.
“Solo così – ha concluso Gattuso – si potrà garantire alla partecipata un organico in grado di lavorare attraverso una programmazione puntuale del servizio e degli interventi e di evitare le emergenze che purtroppo si sono verificate in questi mesi”.