PALERMO – Il sindaco Leoluca Orlando ha completato la Giunta sostituendo i renziani Toni Costumati e Leopoldo Piampiano rispettivamente con Toni Sala e Cettina Martorana.
Sala, ingegnere e responsabile del servizio di prevenzione e protezione all’Ismett, è un consigliere comunale del gruppo Avanti Insieme. Manterrà entrambi gli incarichi per non indebolire ulteriormente il fronte degli orlandiani e avrà le deleghe a Beni confiscati, Cimiteri, Patrimonio, Igiene pubblica e Diritti degli animali, che in precedenza erano di Costumati (responsabile anche del Verde). Resterà comunque in piedi la task force sui cimiteri voluta da Orlando un paio di settimane fa e di cui fanno parte, oltre al primo cittadino e al neo assessore, anche il capo area del settore, il segretario generale e il capo di gabinetto.
Al posto di Piampiano, invece, ecco Martorana, terza donna in Giunta dopo Giovanna Marano e Maria Prestigiacomo. È consigliera dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili di Palermo e presidente del Collegio sindacale della partecipata comunale Sispi. A lei la delega alle Attività produttive. Il Verde e la Reset tornano invece all’assessore al Bilancio Sergio Marino.
“La scelta di due professionisti – ha sottolineato Orlando – che mettono al servizio della città il loro amore per Palermo e la loro professionalità è la garanzia migliore rispetto a tentativi di frantumazione, rissa e contrasti. Io vado avanti con i consiglieri comunali che hanno confermato la coerenza rispetto alle elezioni del 2017 e lo faccio nell’interesse della città, richiamando tutti alle proprie responsabilità”.
“Sulla situazione dei cimiteri – ha annunciato il sindaco – faremo una conferenza stampa in settimana per fare il punto della situazione e aggiornare su quello che stiamo facendo”.
“La mia scelta di entrare in Giunta – ha affermato Sala – è dettata da spirito di servizio nei confronti della città. Per quanto riguarda la situazione dei cimiteri, l’obiettivo è assicurare il diritto a una degna sepoltura. Quella dei cimiteri non è più un’emergenza ma un problema strutturale a cui dovremo dare una soluzione a breve termine. Il nostro compito sarà anche quello di lanciare le basi per soluzioni a lungo termine”.
“Desidero mettere la mia professionalità – ha dichiarato Martorana – al servizio della nostra città, era doveroso accettare. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro, spero di riuscire a creare un clima di assoluta fiducia e comunicazione reciproca”.
Il Pd si è chiamato fuori dal mini-rimpasto (anche se in Giunta può già contare su due tesserati, Giuseppe Mattina e Paolo Petralia).
“Il mio partito – ha ammesso il sindaco – è e rimane Palermo, ma credo che a livello nazionale non si possa fare a meno del Pd. Ho espresso apprezzamento al segretario Letta per aver difeso il tema dei diritti”.
E in vista delle elezioni del 2022, un po’ a sorpresa, Orlando non ha escluso lo scenario di un allargamento del centrosinistra, “il massimo possibile, partendo da chi ci sta. Il mio obiettivo è costruire un centrosinistra che sia il più possibile rappresentativo di temi che spesso non hanno rappresentanza, come i diritti della persona che non vengono tutelati nel nostro Paese”, puntando così “a costruire un’alternativa credibile alla destra populista di Salvini e Meloni”. Ma a chi ha chiesto se fosse disposto ad aprire anche al forzista Gianfranco Miccichè, ha risposto con una battuta: “Non rilancio le idee di altri, semmai le mie”.
Con Sala e Martorana (e Maurizio Miliziano alla Rap al posto di Giuseppe Norata) si completa dunque il mosaico dopo la rottura con Italia Viva. Il prossimo obiettivo sarà ricucire i rapporti con il Consiglio comunale, tacciato nei giorni scorsi di “immobilismo” e “nervosismo”, per provare a portare a casa alcune delibere di peso in quest’ultimo scorcio di sindacatura, come il Bilancio di previsione o il nuovo Piano triennale delle opere pubbliche.
Ma nel giorno delle presentazioni c’è spazio anche per una polemica sul neo assessore Sala, che secondo il M5S dovrebbe lasciare l’incarico di consigliere: “Dopo le delusioni politiche – ha attaccato la capogruppo Viviana Lo Monaco – nell’ennesimo rimpasto di Giunta il sindaco Leoluca Orlando si è finalmente ricordato dell’unica lista civica rimasta a lui fedele, assegnando proprio al consigliere di Avanti Insieme Toni Sala, peraltro già vice presidente della Commissione speciale Trasparenza e Garanzia del Comune, le delicate deleghe al Patrimonio, ai Beni confiscati, ai Diritti degli animali, ai Cimiteri e all’Igiene pubblica”.
“Considerata la portata dell’incarico – ha concluso – e la situazione in cui versa la città, auspichiamo un ripensamento da parte del collega rispetto alla sua volontà di mantenere anche la carica di consigliere comunale, anche al fine di evitare la spiacevole evenienza di ritrovarsi proponente e votante della medesima delibera portata all’attenzione del Consiglio”.