Shot di alcolici anche a bambini di 11-12 anni. E’ allarme a Palermo per la vendita di alcolici ai minori. “E’ un fenomeno diffuso ma spesso sottovalutato nell’opinione pubblica – ha detto il questore Leopoldo Laricchia, durante l’incontro di fine anno con i giornalisti, tracciando un bilancio dell’attività condotta durante il 2022 -. Molti sottolineano il danno devastante prodotto dalle droghe, pochi sanno, però, che anche gli alcolici producono effetti gravi sugli adolescenti. Il quadro è piuttosto inquietante e l’allarme diffuso”. La Questura, però, annuncia tolleranza zero. “I controlli a sorpresa saranno sempre di più frequenti. La gente sappia che ci saranno poliziotti che pronti a contestare simili condotte e che possono perdere la licenza”.
I primi locali sono già stati chiusi. “Ho emanato l’avviso orale e ho chiesto revoca definitiva della licenza”. Tre pubblici esercizi hanno già dovuto abbassare la saracinesca. “Erano tutti nel centro città”, ha spiegato Laricchia. La vendita di alcoli è un affare redditizio. “Chi ha un’attività di somministrazione bevande, però, ha la responsabilità di controllare che non avvenga la vendita di alcol a minori, che non solo produce danni alla salute dei nostri ragazzi, ma spesso è anche alla base delle risse che si registrano in città”. Dal numero uno della Questura di Palermo arriva un invito ai giovani a non cedere all’abuso di alcol. “Gli appelli lanciati ai giovani dagli adulti purtroppo non trovano molto ascolto. Io lo lancio come genitore e come nonno: perché tengo che i miei figli e nipoti crescano in salute. E come loro tutti i nostri ragazzi”.