PALERMO – “Basta! A Palermo, con due colleghi in quarantena, i giudicanti onorari del settore penale si fermano per un mese. La misura è colma, l’assenza di guarentigie in piena emergenza Covid ha palesato drammaticamente le criticità di una categoria che, ora, è costretta a una scelta drammatica, impensabile in epoca attuale: l’indigenza o la malattia”.
Lo afferma Sabrina Argiolas delegata regionale dell’Unione nazionale italiana magistrati onorari (Unimo ) e Got nelle sezioni Penali del Tribunale di Palermo “Fermarsi, senza alcun reddito – aggiunge il giudice onorario – diventa l’unico modo per preservare l’incolumità, date le disumane condizioni di lavoro imposte dall’attuale assetto normativo. Le condizioni lavorative, che appaiono calpestare secoli di conquiste contro lo sfruttamento dei lavoratori e tutti i dettami costituzionali e comunitari a garanzia del lavoro e della salute, non consentono lo svolgimento delle funzioni nel persistente ed aggravato quadro di assoluta iniquità, considerata peraltro l’attuale situazione di emergenza sanitaria e l’assenza di concrete prospettive di miglioramento”.
“La proposta governativa allo studio in questi giorni – aggiunge – non muta minimamente un quadro mortificante e sordo a tutti i richiami al rispetto delle tutele, operati in ultimo dalla Corte di Giustizia. Siamo nell’Europa del 2020, eppure sembra l’alba della legislazione sul lavoro di fine ‘800”.