PALERMO – Attività economiche, decentramento, semplificazione della burocrazia sono soltanto alcuni dei temi segnati in rosso nell’agenda della rappresentanza del Partito democratico in Comune. Il piano più articolato, che fissa la scadenza al 2022, termine della consiliatura, è stato portato al tavolo di maggioranza come spiega Rosario Arcoleo, capogruppo del Pd a Sala delle Lapidi.
“I punti per noi fondamentali – afferma – sono i cimiteri, la modifica dell’articolo 5 per aiutare il commercio, la moratoria 2021, la riforma del Regolamento tributi, la semplificazione delle procedure per l’edilizia, il decentramento amministrativo, i regolamenti dei beni comuni e dei beni confiscati. La riforma del Regolamento sui tributi e la moratoria sulle tasse del 2021 sono interventi importanti per chi deve affrontare la crisi determinata dal Covid -19”.
Per dare una spinta all’economia è in primo piano anche la modifica all’articolo 5 del Piano urbanistico-commerciale, intervento che consentirebbe l’apertura di attività sopra i duecento metri quadrati. “Per noi – dice Arcoleo – è uno dei punti cardine per gli investimenti e il commercio. Si parla spesso della modifica dell’articolo per il rilancio di via Roma, ma non riguarda solo questa zona perché il provvedimento consentirebbe a tante aree della città di avere uno sviluppo economico e imprenditoriale”.
L’attenzione è anche agli incentivi statali per l’efficientamento energetico e il miglioramento delle strutture degli edifici. “I lavori con l’ecobonus e il superbonus 110 per cento – afferma – possono dare un aiuto importante all’occupazione, ma occorre semplificare le procedure edilizie. Per esempio, penso a un regolamento che consentirebbe autocertificazioni soggette a verifiche successive. Dobbiamo dare la possibilità di far partire i lavori mettendo i tecnici in condizione di presentare le istanze e di avere risposte veloci, altrimenti si rischia di non rispettare i tempi per usufruire dei bonus. E se l’edilizia si sblocca, il vantaggio è anche per tutto l’indotto”.
Di decentramento amministrativo si parla da anni, ma non è ancora una realtà. “Ritengo – spiega Arcoleo – che le Circoscrizioni debbano avere finalmente un ruolo per dare risposte concrete ai cittadini. Oggi non hanno disponibilità economiche e producono solo atti di indirizzo politico, che poi di fatto vengono disattesi dall’amministrazione che non ha le disponibilità per portale avanti”.
Accanto agli altri punti del patto di fine consiliatura, i Regolamenti sui beni confiscati e dei beni comuni, centrale è anche la questione della mobilità. E sul tram si punta al confronto con la città. “Dobbiamo capire – sottolinea il capogruppo del Pd – sul percorso già avviato da questa Amministrazione, come rendere possibile in modo più efficace la messa in opera del tram. E innanzitutto dobbiamo discuterne con la città. La disponibilità economica c’è per il tram. Quello che è mancato e che abbiamo detto in ogni riunione di maggioranza, è il dialogo con la città, con i commercianti, con i residenti, con le associazioni di categoria. Il tram è già finanziato, io penso che la priorità debba essere il collegamento della periferia con il centro, ma ripeto è importante il dialogo con la città”.
Una città che il capogruppo Arcoleo immagina in futuro “a misura di cittadino, considerata in tutta la sua interezza, dove la periferia non sia staccata ideologicamente dal centro, e dove tutti i residenti abbiano lo stesso rapporto con Palermo”.
“Una città – conclude – che abbia servizi e collegamenti. Che sia tram o altro, l’importante è che si consenta a ogni palermitano di non sentirsi escluso”.