Palermo

Palermo, tanti cantieri per rivoluzionare la città

PALERMO – Città libera dai cantieri di superficie dell’anello ferroviario entro il 30 novembre e a settembre presentazione del progetto del secondo stralcio. Sono i due obiettivi annunciati dal vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Giancarlo Cancelleri, che venerdì scorso ha effettuato un sopralluogo al cantiere di via Sicilia.

Il 30 novembre – ha promesso – restituiamo Palermo ai palermitani: eliminiamo i cantieri di superficie e continuiamo a lavorare sottoterra. Libereremo la zona del Politeama e la città comincerà a respirare e a riprendersi la sua bellezza. Per un altro anno e mezzo ci sarà da galoppare, perché continueremo a lavorare sottoterra per completare il primo stralcio che vale 150 mln”.

L’altra novità importante è il completamento con Rfi e Italferr della progettazione definitiva del secondo stralcio”, ossia la chiusura dell’anello con la realizzazione del tratto dal Politeama a Notarbartolo: un chilometro di binari con 800 metri in galleria naturale (Malaspina) e una nuova fermata (Turrisi Colonna). Il secondo stralcio costerà 100 mln. “Presenteremo il progetto a settembre con alcune novità – ha spiegato Cancelleri – perché sarà l’occasione per riqualificare la città regalandole spazi verdi e strutture sportive in zone degradate. Diciamo che in questo caso Rfi si occupa anche, ma non solo, di strutture ferroviarie… Con la definizione del passante, ormai completato per il 90% e che da solo vale 1,150 miliardi, Palermo beneficerà finalmente di servizi di trasporto e di mobilità di livello europeo. Date? Preferisco non dare quelle a lunga distanza e concentrarmi sulle due date di settembre per il secondo stralcio e del 30 novembre per i cantieri di superficie del primo”.

Prima del sopralluogo si è tenuto un vertice al Provveditorato interregionale per le opere pubbliche con il sindaco Leoluca Orlando e l’ingegnere Filippo Palazzo, responsabile territoriale di Rfi, durante il quale si è parlato, come rilevato da Cancelleri, anche “dello studio di fattibilità per l’attraversamento autostradale di Palermo per liberarla dai camion. Le ipotesi sono tante, la principale è l’attraversamento della città, metà subalveo e metà sotterraneo, con un raccordo diretto tra il porto e l’autostrada, togliendo così traffico al centro urbano”.

“Per la Palermo-Catania – ha sottolineato infine il viceministro – ci sono a disposizione 600 milioni e intendo spenderli tutti”.

A proposito di interventi di riqualificazione legati alle opere ferroviarie, il deputato del M5s Adriano Varrica ha fatto alcuni esempi: “Sto supportando Rfi – ha detto – nel trasformare gli interventi in un’occasione di riqualificazione urbana da donare alla città. In questa logica stiamo operando sia nell’area tra la fermata De Gasperi e San Lorenzo che in quella che sarà oggetto della nuova fermata Turrisi Colonna tra la stazione Notarbartolo e Piazza Dante”.

Da Rfi ricordano che il 31 maggio 2019 “è stata operata la risoluzione del contratto in danno del contraente generale Sis per grave inadempimento dello stesso” per cui adesso “si sta provvedendo alla riprogettazione delle opere residue” da riappaltare, incluso il completamento dei 60 metri della galleria Imera-Lolli una volta che sarà terminata la demolizione degli edifici pericolanti in vicolo Bernava. Tra le opere residue già riappaltate o ancora da riappaltare ricordiamo: la realizzazione della fermata Lazio (25 mln) con inizio dei lavori nel 2021 e fine nel 2023, il tratto di vicolo Bernava con attivazione del doppio binario della tratta A fissata per l’agosto del 2023, il completamento della fermata Belgio-De Gasperi entro il 2022 (10 mln, avvio della gara a settembre), il completamento della galleria Notarbartolo-San Lorenzo (15 mln) e l’attivazione del doppio binario della tratta B l’anno prossimo a giugno, il completamento delle fermate Lolli e Giustizia (12 mln) con inizio lavori nel 2021 e fine nel 2023 (avvio della gara a settembre). Al momento si sta lavorando, tra le altre cose, alla sistemazione di via Monti Iblei e al prolungamento di via Francia, alla sottostazione di Tommaso Natale (2,5 mln) e alla nuova fermata di via Kennedy a Capaci (3,5 mln).