Palermo

La Sicilia scende in piazza per fermare la guerra in Ucraina, sit-in a Palermo

In circa 300 si sono riuniti al teatro Massimo di Palermo, illuminato con i colori della pace, per mostrare la propria vicinanza al popolo ucraino che sta soffrendo per via del conflitto in atto con la Russia. Al sit in – al quale hanno perso parte anche Cgil e Arci – presente anche il sindaco Leoluca Orlando che ha dichiarato: “Siamo in piazza per difendere il diritto alla pace attraverso l’arte e la cultura – ha detto il primo cittadino palermitano -. Abbiamo anche colorato con i colori della bandiera Ucraina palazzo delle Aquile. Siamo per i diritti e siamo vicini alla comunità ucraina che vive a Palermo che vive un momento di paura per la situazione che vi è in corso. Palermo dice no alla guerra, alla violenza e alla vergogna di questa attacco”.

Nel corso della manifestazione “veglia per la pace” il Coro di voci bianche e il Coro Arcobaleno della Fondazione hanno cantato sulla scalinata del teatro.

Sindaco Orlando

“Con Putin si sta riproponendo la violenza nazifascista che ha colpito il mondo intero – ha aggiunto Orlando -. Leggeremo quello che sta avvenendo oggi sui libri di storia. Condanniamo la violenza attraverso l’arte, con la forza della musica, e affermiamo insieme il diritto alla pace. Palermo si conferma città dei diritti, unita a sostegno del popolo ucraino, della comunità ucraina in città. Palermo dice no alla guerra e ad una vergognosa aggressione da parte della Russia che colpisce il cuore dell’Europa”.

A Siracusa, il “No alla Guerra”, manifestazione sabato 26 febbraio

“Occorre scongiurare che la crisi in UCRAINA e le tensioni tra Russia e Nato sfocino in un nuovo conflitto dagli esiti imprevedibili. Peace Link chiama, Siracusa risponde”. Così gli organizzatori del presidio NO WAR che si terrà sabato 26 febbraio, a partire dalle ore 10 anche a Siracusa, in piazza Archimede, contro la guerra. E’ scattato da PeaceLink, da sempre sensibile alle tematiche per la pace, l’appello al ripristino di un unico grande movimento pacifista italiano che come un coro, all’unisono, solennemente intoni il proprio ripudio per la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, come sancito dalla Carta Costituzionale.