Sanità

Palermo, tre posti subintensiva dell’ospedale Ingrassia dedicati alla bronchiolite

L’Asp di Palermo ha messo ha messo a disposizione della rete cittadina 3 posti letto di terapia subintensiva per i piccoli pazienti con bronchiolite. Sono stati individuati nella UOC di Neonatologia dell’Ospedale Ingrassia di Palermo che, complessivamente, conta 4 posti di terapia intensiva e altrettanti di terapia subintensiva. Un’intera area è stata esclusivamente dedicata alla degenza dei bambini con bronchiolite.

Il direttore della struttura: “Forte richiesta”

“Nel momento in cui abbiamo dato la disponibilità, i tre posti sono stati subito occupati – sottolinea il Direttore della struttura, dottor Vincenzo Duca – in questo momento c’è una forte richiesta per le bronchioliti ovvero per quella che sta diventando una vera e propria emergenza. L’aumento dei casi è, probabilmente, dovuto al venir meno di tutte quelle misure di prevenzione e protezione dal covid, come l’uso delle mascherine, che ci avevano consentito di limitare il contagio anche da altri virus”.

L’impegno con la rete dei Ppd pediatrici

Oltre ai posti letto dedicati all’Ospedale Ingrassia, l’Asp di Palermo è impegnata con la rete dei propri Ppi pediatrici. Sono 14, di cui 5 in città, e cioè uno in ogni Pta. Aperti nei giorni prefestivi e festivi dalle ore 10 alle 20, sono strutture che garantiscono – senza alcuna prescrizione –  l’assistenza ambulatoriale. “E’ fondamentale in questo momento il grande lavoro fatto dai pediatri di libera scelta e nelle giornate prefestive e prefestive dai Ppi – osserva Duca – gli interventi territoriali sono di straordinaria importanza per decongestionare il Pronto Soccorso, anche se nei casi più gravi è fondamentale il ricorso alla struttura ospedaliera. Quali consigli ai genitori? La prevenzione che può essere fatta è, paradossalmente, la stessa che abbiamo attuato durante la pandemia per il covid-19. Nei bambini fragili con meno di 3 mesi di vita, è fondamentale l’allattamento materno, non fumare nella stessa stanza dove si trova il piccolo e, se ci sono altri bambini, soprattutto se raffreddati, non farli stare costantemente accanto al neonato”.