“Fare cadere gli steccati per un mondo più fraterno”. Il Papa, in Bahrein, incontra i giovani nella Scuola del Sacro Cuore che accoglie ragazzi di religioni diverse. “Sono contento – dice infatti Bergoglio- di aver visto nel Regno del Bahrein un luogo di incontro e di dialogo tra culture e credo diversi. E ora, guardando a voi, che non siete della stessa religione e non avete paura di stare insieme, penso che senza di voi questa convivenza delle differenze non sarebbe possibile. E non avrebbe futuro! Nella pasta del mondo, siete voi il lievito buono destinato a crescere, a superare tante barriere sociali e culturali e a promuovere germogli di fraternità e di novità. Siete voi giovani che, come inquieti viaggiatori aperti all’inedito, non temete di confrontarvi, di dialogare, di “fare rumore” e di mescolarvi con gli altri, diventando la base di una società amica e solidale”.
Bergoglio sferza i giovani: “Non vi accada di essere “turisti della vita”, che la guardano solo all’esterno, superficialmente. E nel silenzio, seguendo il ritmo del vostro cuore, parlate a Dio. Raccontategli di voi stessi, e anche di coloro che incontrate ogni giorno e che Lui vi dona come compagni di viaggio. Portategli i volti, le situazioni liete e dolorose, perché non c’è preghiera senza relazioni, così come non c’è gioia senza amore. E l’amore – voi lo sapete – non è una telenovela o un film romantico: amare è avere a cuore l’altro, prendersi cura dell’altro, offrire il proprio tempo e i propri doni a chi ne ha bisogno, rischiare per fare della vita un dono che genera ulteriore vita. Non dimenticatevi mai una cosa: siete tutti – nessuno escluso – un tesoro, un tesoro unico e prezioso. Dunque, non tenete la vita in cassaforte, pensando che sia meglio risparmiarsi e che il momento di spenderla non sia ancora venuto! Molti di voi sono qui di passaggio, per motivi lavorativi e spesso per un tempo determinato. Se però viviamo con la mentalità del turista, non cogliamo il momento presente e rischiamo di buttare via pezzi interi di vita!”.