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Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, il messaggio di Papa Francesco

Papa Francesco ha auspicato che la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani che si celebra oggi “mostri alla società il valore della presenza dei nonni e degli anziani, soprattutto in questa cultura dello scarto”, sottolineando che “senza il dialogo tra giovani e nonni, la storia non va avanti, la vita non va avanti”.

Il Papa: “i nonni hanno bisogno dei giovani, che hanno bisogno dei nonni”

Devono incontrarsi e interloquire. I nonni hanno la linfa della storia che sale a dà forza all’albero che cresce”, ha sottolineato il Pontefice nel corso dell’Angelus citando quindi un “passo di un poeta: ‘Tutto quello che l’albero ha di fiorito viene da quello che è sotterrato'”.

“Senza il dialogo tra giovani e nonni, la storia non va avanti, la vita non va avanti. E’ una sfida per la nostra cultura. I nonni hanno diritto a sognare, guardando i giovani, e i giovani hanno diritto al coraggio della profezia prendendo la linfa dai nonni”, ha rimarcato Papa Francesco.

Il Papa, “ogni giorno muoiono di fame circa 7 mila bambini, uno scandalo”

“Proviamo a condividere di più, il moltiplicarsi dei beni non risolve i problemi senza una giusta condivisione. Viene alla mente la tragedia della fame, che riguarda in particolare i più piccoli. È stato calcolato che ogni giorno nel mondo circa 7.000 bambini sotto i 5 anni muoiono per motivi legati alla malnutrizione. Di fronte a scandali come questi Gesù rivolge anche a noi un invito, un invito simile a quello che probabilmente ricevette il ragazzo del Vangelo, che non ha nome e nel quale possiamo vederci tutti noi: “Coraggio, dona il poco che hai, i tuoi talenti e i tuoi beni, mettili a disposizione di Gesù e dei fratelli. Non temere, nulla andrà perso, perché, se condividi, Dio moltiplica. Scaccia la falsa modestia di sentirti inadeguato, fidati. Credi nell`amore, nel potere del servizio, nella forza della gratuità”: così Papa Francesco nell’Angelus di oggi, commentando l’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci, con cui Gesù sfama circa cinquemila persone venute ad ascoltarlo.

“Noi cerchiamo di accumulare e di aumentare quel che abbiamo; Gesù invece chiede di donare, di diminuire. Noi amiamo aggiungere, ci piacciono le addizioni; a Gesù piacciono le sottrazioni, il togliere qualcosa per darlo agli altri. Noi vogliamo moltiplicare per noi; Gesù apprezza quando dividiamo con gli altri, quando condividiamo – ha detto il Pontefice – è curioso che nei racconti della moltiplicazione dei pani presenti nei Vangeli non compare mai il verbo “moltiplicare”. Anzi, i verbi utilizzati sono di segno opposto: “spezzare, dare, distribuire”. Il vero miracolo, dice Gesù, non è la moltiplicazione che produce vanto e potere, ma la divisione, la condivisione, che accresce l`amore e permette a Dio di compiere prodigi”.